IRAN. Teheran si prepara a lasciare Hormuz per l’export di petrolio

109

Il presidente iraniano ha affermato che il progetto di oleodotto lanciato il 25 giugno per trasportare il petrolio come via alternativa per lo Stretto di Hormuz è un messaggio importante per coloro che hanno imposto sanzioni al Paese. Il presidente Hassan Rouhani ha detto che anche altri Paesi della regione hanno sviluppato metodi alternativi di approvvigionamento di petrolio nel caso in cui un giorno lo Stretto di Hormuz dovesse diventare pericoloso per l’esportazione del greggio.

Come riporta IranFrontPage, «Molti Paesi della regione sono riusciti a trovare un secondo modo per esportare il petrolio nel caso in cui un giorno fosse rischioso esportare il greggio attraverso lo Stretto di Hormuz. Metodi alternativi potrebbero essere l’esportazione di petrolio attraverso il Mar Rosso, il Mare di Oman o il Mediterraneo», ha detto il presidente Rohuani in una cerimonia in cui sono stati avviati i lavori operativi per tre grandi progetti del ministero del Petrolio iraniano.

I progetti includevano un grande oleodotto che collega Goreh nella parte occidentale del Golfo Persico al porto di Jask nella parte orientale, rendendo il Paese indipendente dallo Stretto di Hormuz per le esportazioni di petrolio: «La Repubblica Islamica dell’Iran era l’unico Paese le cui esportazioni di petrolio sarebbero state completamente bloccate se un giorno lo Stretto di Hormuz fosse stato chiuso per qualche motivo», ha detto, indicando che il problema è risolto ora che un oleodotto è in costruzione nel sud del Paese come via alternativa per lo Stretto di Hormuz per l’esportazione di petrolio.

«Questo è il progetto più importante, non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di sicurezza nazionale, sicurezza economica e sicurezza energetica (…) Con l’oleodotto che porterà il petrolio a Jask che entrerà in servizio nel marzo 2021, si spera che circa un milione di barili di greggio saranno esportati da questo porto (…) Jask diventerà il centro nevralgico delle esportazioni di petrolio dall’Iran», ha detto il presidente.

L’inaugurazione di grandi progetti nazionali è un messaggio molto forte per gli americani e per gli avversari dell’Iran: «I nemici devono sapere che i loro tentativi sono inutili e non porteranno da nessuna parte, e noi andremo avanti con i nostri progetti e importanti obiettivi nazionali senza nemmeno un minuto di ritardo», ha detto Rohua

Graziella Giangiulio