Torna l’Ebola in Guinea

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SVIZZERA – Ginevra 18/10/2015. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha annunciato il 16 ottobre la presenza die casi confermati di Ebola in Guinea, due settimane dopo l’ultimo caso confermato.

Dopo l’annuncio, il paese è piombato di nuovo nel terrore che possa esplodere un nuovo focolaio. Il portavoce dell’Oms Margaret Harris, ha detto che uno dei casi riguarda la città di Forecariah ed è collegato ad un ex paziente. L’altro caso si è verificato a Conakry, capitale della Guinea, ben lontana dall’essere dichiarata libera del virus. Dei circa 27.500 casi noti, più di 11 mila persone sono morte principalmente in Guinea, Sierra Leone e Liberia. La Guinea potrebbe essere dichiarata libera dalla malattia solo dopo 42 giorni, il doppio del periodo di incubazione di 21 giorni, senza nuovi casi. Inoltre, il virus Ebola può rimanere nei fluidi corporei come il latte materno, lo sperma o il fluido oculare diversi mesi dopo che si è contratta l’infezione, senza che il paziente abbia sintomi caratteristici. Un recente studio fatto sullo sperma di 93 volontari in Sierra Leone, di età superiore ai 18 anni e pubblicato il 14 ottobre sul New England Journal of Medicine si spinge oltre, affermando che il virus Ebola è ancora presente nei fluidi corporei di alcuni sopravvissuti dopo almeno nove mesi dall’infezione.