Dopo aver appreso che a combattere in Ucraina arriveranno i ribelli siriani dalle zone sotto controllo turco, altre fonti locali siriane hanno riferito che la stessa Russia ha avviato il processo di reclutamento di mercenari ad Aleppo, Damasco e Deir ez-Zor in preparazione del loro trasferimento alla base russa Hmeimim a Tartus e da lì in Ucraina. Le offerte per andare a combattere includevano uno stipendio mensile di $ 2.000 per le reclute, $ 5.000 per le famiglie in caso di morte e un importo che variava da $ 20 a $ 500 a titolo di risarcimento per i feriti. Non c’è modo di appurare se ciò sia vero o meno. In Russia hanno smentito che ci siano stranieri nelle fila dell’esercito.
Il presidente dell’Ucraina Zelensky ha firmato un regime di esenzione dal visto per i “volontari” stranieri e ricordiamo Danimarca e Gran Bretagna hanno intenzione di lasciar partire i combattenti volontari per Kiev. Anche dalla Croazia arriveranno combattenti: sulla social sfera arrivano video di volontari per la guerra in Ucraina. I mercenari si sa di mestiere combattono e vanno là dove c’è una guerra. Quindi al momento per riassumere le notizie degli scorsi giorni a combattere in Ucraina con o contro Kiev ci sono: Ceceni, Siriani, Circassi (zona russa del Caucaso) croati, bosniaci, russi e sicuramente la prossima settimana il numero delle nazioni di provenienza dei miliziani aumenterà. Il rischio serio è che l’Ucraina diventi la Siria d’Europa.
Ironicamente sulla social sfera dei pro russi si legge: Stiamo aspettando la comparsa in Ucraina di turisti della divisione “Sultan Murad”, “Jabhat al-Shamiya” e altre interessanti agenzie di viaggio. I siriani appunto che hanno combattuto il Libia e nel Nagorno Karabakh che partono dalle zone controllate dalla Turchia in Siria.
Nel frattempo, le principali città dell’Ucraina sono bloccate e sono sempre più frequenti i video degli assalti ai negozi da parte dei cittadini armati da Zelenskyj, distribuiti 50.000 fucili d’assalto. Il sindaco di Kharkiv, Terhekov ha chiesto un accordo con i russi per salvare la città dai saccheggi continui dei cittadini più che dall’attacco dei russi. Tutti gli operatori di telefonia mobile in Ucraina hanno vietato le chiamate dalle schede SIM russe nel paese. L’obiettivo è colpire i russi in realtà ci saranno solo famiglie che non potranno comunicare tra Russia e Ucraina.
L’Ungheria, si apprende dalla social sfera, inizia a lavorare attivamente in direzione ucraina. Ufficialmente e non ufficialmente. Attraverso i canali ufficiali, gli ungheresi si offrono di accettare i rifugiati dall’Ucraina, ma non gli stranieri che si trovavano in Ucraina, per dare loro una protezione temporanea. Allo stesso tempo, Budapest ha ridistribuito le sue truppe più vicino ai confini ucraini. Allo stesso tempo, attraverso canali non ufficiali, gli attivisti ungheresi iniziano a lavorare con i militari ucraini – che organizzano il loro passaggio attraverso il confine ungherese con un compenso “simbolico” – di 700 euro. A quanto pare, c’è già chi lo desidera, perché i commenti arrabbiati dei nazionalisti ucraini si sono diffusi sulla rete chiedendo che la SBU si occupi di questo problema.
Inoltre l’Europa trasferirà almeno 70 aerei da combattimento in Ucraina. Bulgaria (MiG-29) – 16 unità; Bulgaria (Su-25) – 14 unità; Polonia (MiG-29) – 28 unità; Slovacchia (MiG-29) – 12 unità.
Graziella Giangiulio