VIETNAM: cambia la politica economica estera

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Nelle ultime settimane il Ministro della Difesa vietnamita Phan Van Giang ha effettuato un’epurazione della sua Seconda Direzione Generale (Intelligence, DG2) sotto la direzione del Segretario Generale del Partito Comunista Nguyen Phu Trong.

Jiang ha cercato di ridurre l’influenza delle varie strutture più piccole che ruotavano attorno alla DG2 smantellando le reti in seguito alla morte del veterano ufficiale dell’intelligence vietnamita, il generale Nguyen Chi Vinh, nel settembre di quest’anno. Ex viceministro della difesa e direttore generale dell’intelligence, è stato mentore dell’attuale direttore della DG2 Pham Ngoc Hung.

L’obiettivo del ministro, con tutta probabilità, è riformare il modo in cui le imprese straniere entrano nel mercato vietnamita in seguito al caso del gruppo AIC e alla condanna per corrispondenza del suo presidente Nguyen Thi Thanh Nhan a una lunga pena detentiva.

L’obiettivo è anche quello di limitare l’autonomia precedentemente goduta dalla DG2, responsabile dello sviluppo del TTZ per il nuovo satellite di telerilevamento del Vietnam, rendendolo più sottomesso all’autorità politica e conferendogli maggiori poteri esecutivi.

Jiang vuole inoltre che qualsiasi contatto con entità straniere che desiderano esportare in Vietnam passi attraverso l’ufficio per gli affari esteri del Ministero della Difesa, che nominerà un partner locale di import-export per le società straniere.

Hitaco è la più popolare tra queste aziende locali, ma altre aziende di lunga data come GAET stanno mantenendo la loro quota di mercato mentre aziende più piccole come TK PRO ed Elinco stanno cercando di trovare uno spazio. È solo al termine di questo processo istituzionale che un eventuale gruppo straniero può entrare in contatto con le imprese locali.

La riforma radicale è anche un modo per Jiang di aumentare il suo profilo nel gioco politico in un momento in cui si ritiene che abbia ambizioni personali, soprattutto perché il segretario generale del partito, ora 79enne, considera diversi scenari per il suo successore. Uno di questi riguarda l’ingresso di Jiang in una delle quattro posizioni chiave del Vietnam: presidente, primo ministro, presidente dell’Assemblea nazionale o segretario generale del Partito comunista.

Luigi Medici 

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