VIETNAM. Il futuro comune tra Hanoi e Pechino, speranza di Xi Jinping

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Cina e Vietnam hanno dichiarato martedì di voler rafforzare i legami e costruire una comunità con un “futuro condiviso”, appena tre mesi dopo che Hanoi ha migliorato i suoi rapporti formali con gli Stati Uniti.

Mentre il presidente cinese Xi Jinping ha visitato Hanoi nel suo primo viaggio come leader cinese in Vietnam in sei anni, i due paesi hanno firmato 37 accordi di cooperazione, riporta Reuters.

Dopo la spinta della Cina, il Vietnam ha accettato di “sostenere l’iniziativa di costruzione di una futura comunità condivisa per il genere umano”, si legge in una dichiarazione congiunta. I diplomatici dei due paesi hanno dibattuto per mesi sulla frase “futuro condiviso”, in seguito all’iniziale riluttanza di Hanoi ad usarla, visto che in cinese letteralmente significa “destino comune”.

Nonostante gli stretti legami esistenti sul fronte economico, i due paesi vicini sono in disaccordo sui confini del Mar Cinese Meridionale e hanno una storia di conflitti lunga millenni.

In segno di possibile allentamento della tensione, i due paesi hanno firmato quindi un memorandum d’intesa per pattugliamenti congiunti nel Golfo del Tonchino nel Mar Cinese Meridionale, secondo uno degli accordi.

Oltre a portare i legami a un livello che Pechino potrebbe considerare superiore a quelli con gli Stati Uniti, il miglioramento dello status è arrivato con la firma di 37 accordi di cooperazione, non tutti resi pubblici. Sarebbe un  numero inferiore rispetto ai 45 accordi inizialmente proposti.

Gli accordi includevano un memorandum d’intesa sullo sviluppo ferroviario transfrontaliero. Gli alti funzionari di entrambi i paesi avevano sollecitato l’incremento di un collegamento ferroviario tra la città di Kunming, nel sud della Cina, e il porto di Haiphong, nel nord del Vietnam, che attraversa le regioni del Vietnam ricche di terre rare.

L’ambasciatore cinese in Vietnam Xiong Bo ha detto all’inizio di questa settimana che Pechino è pronta a offrire sovvenzioni per sviluppare i collegamenti ferroviari, anche se il volume e i termini dei possibili prestiti non sono chiari. Il potenziamento dei collegamenti di trasporto consentirebbe al Vietnam di esportare di più verso la Cina, in particolare prodotti agricoli, mentre Pechino vuole integrare ulteriormente il nord del paese con le sue reti di filiera del sud.

Le aziende cinesi hanno spostato alcune operazioni in Vietnam quest’anno più rapidamente rispetto a prima della Pandemia, cercando di essere più vicine ai clienti occidentali del paese, per ridurre i rischi derivanti dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ridurre l’esposizione all’economia indebolita della Cina. Reti ferroviarie più forti accelererebbero l’importazione di componenti dalla Cina per l’assemblaggio in Vietnam, espandendo di fatto la Belt and Road Initiative cinese.

Attualmente la metropolitana di Hanoi è l’unico progetto del Vietnam ad aver ricevuto prestiti legati alla Nuova Bia della Seta, ma non è stata etichettata come tale in un paese in cui il sentimento anti-cinese è ancora abbastanza diffuso da far sì che tali mosse possano essere viste come un avvicinamento troppo vicino a Pechino.

I due paesi hanno concordato di promuovere congiuntamente la Belt and Road Initiative, in modalità  diverse. Xi ha anche sollecitato una più ampia cooperazione in materia di sicurezza, connettività, energia verde e minerali critici, in riferimento alle terre rare, di cui la Cina è il principale raffinatore mondiale mentre il Vietnam ha le seconde riserve stimate dopo il suo vicino. 

Tommaso Dal Passo

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