
Dopo il discorso di Vladimir Putin, in cui chiamava l’Ucraina al dialogo, ma senza rinunciare ai territori Lugansk, Donetsk, Zaporozhye e Kherson, ora annessi alla Russia, Volodymyr Zelenskyy ha firmato una domanda per l’adesione dell’Ucraina alla NATO su base accelerata senza una fase preparatoria sotto forma di MAP (Membership Action Plan). Alle ore 18:00 del 30 settembre ha parlato il Segretario della NATO, Jens Stoltenberg in cui ha espresso il parere della NATO sulla questione della richiesta dell’Ucraina di entrare nella NATO con la procedura di urgenza.
Per il parlamentare russo Leonid Slutsky, vice presidente della Duma e leader del Partito liberale democratico della Russia: «La dichiarazione di Zelensky sulla richiesta accelerata di Kiev di aderire alla NATO suona come un invito diretto all’alleanza ad entrare in un conflitto militare con la Russia». Il presidente Joe Biden ha affermato che la Russia sta violando il diritto internazionale, calpestando la Carta delle Nazioni Unite e mostrando ovunque il suo disprezzo per le nazioni pacifiche.
Mentre il tam tam di notizie riferiva del botta e risposta tra Zelensky e Putin, i ministri della Difesa di Norvegia, Danimarca, Svezia e Islanda, in una dichiarazione congiunta, hanno espresso preoccupazione per gli incidenti del Nord Stream e li hanno definiti un “audace attacco” alle infrastrutture energetiche europee e un tentativo di destabilizzare la situazione della sicurezza.
La rivista Politico ha dichiarato che i Paesi vicini alla Russia non sono in grado di compensare le armi che hanno inviato in Ucraina quindi se si dovesse combattere Putin, con quali armi?
Il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dopo l’annuncio che l’Ucraina chiede l’ingresso accelerato nella NATO: «Oggi ognuno ha scelto la propria strada. Maledetti macellai, che uccidono donne e bambini, nella discarica della NATO. E noi siamo nel futuro. Sarà difficile? Sì. Perché cadere è sempre più facile che guadagnare altezza. Ma ricorda: le ali storicamente ci impediscono di gattonare. Avanti, insieme, nel nome della luce e con Dio!».
Il presidente ucraino Zelensky ha tenuto sempre il 30 una riunione del quartier generale del comando supremo. Ha ascoltato i rapporti dei comandanti delle truppe delle aree operative, ha considerato un ulteriore piano per la liberazione dei territori, ha analizzato le possibili azioni della Russia nel prossimo futuro e ha considerato la questione della fornitura di armi e munizioni alle forze armate ucraine nelle zone più calde.
«Ora qualsiasi bombardamento mirato alle nuove aree dopo la loro adesione alla Russia sarà considerato un’aggressione contro di noi», ha detto Putin e questo significa che la Russia ora non userà mezzi termini. Putin ha continuando affermando che le regioni russe di Lugansk, Donetsk, Zaporozhye e Kherson: «Sono tornate dopo la catastrofe della spartizione dell’Unione Sovietica e i residenti di Lugansk e Donetsk sono diventati cittadini russi per sempre. Non accetteremo di vivere sulla base di regole internazionali contraffatte e l’Occidente non ha il diritto morale di dettare la propria volontà. Dopo la seconda guerra mondiale, l’America riuscì a imporre il potere del dollaro al mondo. L’Occidente ha abbandonato i valori familiari e la società russa non accetterà le tendenze occidentali e i modelli comportamentali anormali. L’Occidente sta cercando di cambiare le basi della crescita nel mondo e impedisce alle società di svilupparsi con i propri mezzi e di difendere la propria sovranità. È il potere che determinerà il futuro politico del mondo, e il futuro è la lotta per il nostro popolo e per la grande Russia storica».
Putin sta per dichiarare lo stato di emergenza in tutta la Russia, questo includerà la chiusura di tutti i valichi da parte della Russia o il divieto di viaggio per chi è maggiorenne. Finita l’operazione speciale in Ucraina. Ora si entra nello stato di guerra in Europa.
Graziella Giangiulio