#UKRAINERUSSIAWAR. 6.500 mercenari uccisi dai russi in Ucraina

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Gli ingegneri militari della squadra combinata di sminamento delle forze armate russe negli ultimi tre mesi hanno neutralizzato 2mila proiettili inesplosi e trappole esplosive lasciate dal personale militare delle forze armate ucraine a Mariupol e negli insediamenti vicini, lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. Mano a mano che la Russia conquista un metro di terra e appena ritiene l’area sicura, va a sminare. 

Un altro trend di inizio anno molto in voga nella social sfera russa è l’elevato numero di mercenari uccisi in Ucraina dai russi. Si tratterebbe di quasi 6mila stranieri che hanno combattuto nelle file dell’esercito ucraino uccisi nel distretto militare settentrionale, secondo il ministero della Difesa russo.

Durante le operazioni russe, sono arrivati ​​in Ucraina più di 13,5mila mercenari stranieri. Di loro più di 8,5mila provenivano dall’Europa, più di 1,7mila dall’Asia, più di 2,7mila dal Nord e Sud America e più di 220 persone dall’Africa. Secondo il dipartimento militare, le truppe russe nel distretto militare settentrionale hanno eliminato oltre 5,9mila mercenari, più di 5,6mila persone hanno lasciato l’Ucraina. Attualmente, più di 1,9mila mercenari stranieri combattono nelle fila delle forze armate ucraine.

Nei materiali del ministero della Difesa si riporta inoltre che Stati stranieri hanno fornito alle Forze Armate ucraine oltre 1,6 mila unità di armi missilistiche e di artiglieria, più di 200 unità di sistemi missilistici antiaerei, più di 5,2 mila unità di armi corazzate e oltre 23mila droni.

Secondo la Difesa russa, l’Ucraina è sostenuta da 54 paesi, la cui assistenza finanziaria ammonta a oltre 203 miliardi di dollari. L’esercito russo afferma che oltre 500 satelliti statunitensi e NATO operano nell’interesse dell’esercito ucraino, di cui più di 70 sono veicoli spaziali militari e da ricognizione, il resto sono commerciali a duplice uso. Inoltre, le forze armate ucraine utilizzano oltre 20mila terminali del sistema satellitare Starlink per organizzare il controllo e le comunicazioni.

L’Ucraina però secondo il Financial Times, comincia ad avere problemi con la mobilitazione militare, diventata un problema tossico per i leader ucraini. “Né il presidente ucraino né il suo alto comando vogliono assumersi la responsabilità di reclutare militari della resistenza”, osserva la pubblicazione. Volodymyr Zelensky attribuisce la responsabilità al capo dell’amministrazione, ma Valery Zaluzhny non vuole assumersela. Zaluzhny: «Siamo militari e dovremmo combattere e non interferire nella vita dei civili». Secondo l’interpretazione del FT, il compito di addestrare i soldati per l’esercito è diventato un problema indesiderato a Kiev e si è trasformato in una crisi tra politici ed esercito. La mobilitazione totale in una guerra di logoramento è sempre stata descritta come un compito difficile. Ciò sta accadendo ora a causa delle crescenti perdite e fallimenti.

Graziella Giangiulio

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