SLOVACCHIA. Sospeso il blocco dei camionisti alla frontiera ucraina

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I camionisti slovacchi hanno interrotto lunedì notte, dopo quattro giorni, il blocco dell’unico passaggio merci al confine con l’Ucraina, ma rimangono in allerta e decideranno ulteriori passi, ha detto il capo dell’associazione di trasportatori.

I camionisti slovacchi si sono uniti ai colleghi polacchi nel bloccare alcuni valichi di frontiera con l’Ucraina, chiedendo il ripristino di un sistema di permessi che limitasse il numero di camion ucraini, che hanno costi più bassi, in grado di operare nell’Ue, riporta Reuters.

Si lamentano del fatto che i camionisti ucraini offrono prezzi più bassi per i loro servizi e trasportano anche merci all’interno dell’Ue, anziché solo tra il blocco e l’Ucraina.

Il capo dell’associazione slovacca dei camionisti Unas, Stanislav Skala, ha detto che il blocco slovacco è stato interrotto per preoccupazioni sulla sicurezza e l’accesso dei servizi di emergenza dopo che alcuni camionisti in attesa in una fila che si estendeva per decine di chilometri hanno minacciato di bloccare le strade lontane dall’incrocio, fatto che taglierebbe l’accesso ai villaggi lungo il percorso.

«Finora abbiamo interrotto il blocco. Nella colonna alcuni camion ucraini hanno iniziato a sterzare attraverso la strada», ha detto.

Venerdì scorso i camionisti slovacchi avevano avviato un blocco parziale del valico Vysne Nemecke/Uzhhorod, consentendo solo a quattro camion all’ora di passare verso l’Ucraina, ad eccezione degli aiuti militari e umanitari e delle merci deperibili. Il blocco polacco di diversi valichi è iniziato il 6 novembre.

Skala ha detto che l’interruzione aveva lo scopo di consentire lo sgombero di una fila di camion che si estendeva per molti chilometri. I leader dell’Unas si incontreranno per consultarsi su ulteriori azioni.

Skala ha affermato che l’Unas non è soddisfatta della mancanza di progressi sulla questione durante una riunione dei ministri dei trasporti dell’Ue lunedì. E sempre lunedì la Polonia ha chiesto la restituzione dei permessi per i trasportatori ucraini, che erano stati rimossi dopo l’invasione russa dell’anno scorso.

Da canto suo, Kiev ha scelto la linea dura: ha detto che non scenderà a compromessi sulla questione.

La commissaria europea ai trasporti Adina Valean ha dichiarato il 29 novembre che l’Ucraina e l’Ue non possono essere “prese in ostaggio” dai blocchi. 

Lucia Giannini

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