SIRIA. Grano russo per Damasco

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La Siria ha firmato contratti con società russe per l’acquisto di 1,2 milioni di tonnellate di grano russo. Secondo quanto riportano Ria Novosti e Reuters, si tratta di sei contratti, ciascuno dei quali è di 200 mila tonnellate.

Il governo siriano ha stanziato 101 milioni di dollari per il contratto; la direzione Generale siriana per il Commercio e la produzione di cereali, ad ottobre, aveva firmato un contratto per l’acquisto di un milione di tonnellate di grano dalla Russia per le aree controllate dalle truppe governative e prevenire la carenza di cibo.

Anche se gli alimenti non rientrano nelle sanzioni, le sanzioni bancarie e il congelamento dei beni imposte da Washington e Bruxelles hanno reso difficile fare affari con il governo di Assad. Il commercio con la Russia, però, pone meno problemi.

Il contratto è stato assegnato a 150 euro a tonnellata. La Russia ha fornito un totale di 48300 tonnellate di grano alla Siria nel 2016 e prevede inoltre di rifornire Damasco con 100000 tonnellate di grano in aiuti umanitari in quattro carichi.

La Siria era un esportatore di grano prima della guerra, la produzione ammontava a quattro milioni di tonnellate in un anno buono ed era in grado di esportare 1,5 milioni di tonnellate. Ma le aziende agricole, la distribuzione di sementi, mulini e panifici sono stati tutti danneggiati e sconvolte dal conflitto.

Il governo di Assad è riuscito a raccogliere circa 400mila tonnellate degli 1,3 milioni di tonnellate che la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite stima fosse la produzione siriana nelle province di Hasaka, Raqqa e Deir Ez-Zor, che rappresentavano quasi il 70 per cento del totale della produzione siriana. Anche se il governo centrale garantisce prezzi più economici per il pane nelle zone sotto il suo controllo, i siriani si lamentano della carenza e dei prezzi elevati.

Lucia Giannini