La Svizzera ha raggiunto il gruppo di più di 90 paesi che sostengono il piano di autonomia presentato nel 2007 al Consiglio di sicurezza come base seria per una soluzione politica alla controversia regionale intorno alla sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.
In una dichiarazione istituzionale dopo il suo incontro con il suo omologo marocchino a Rabat, il Ministro federale degli affari esteri Ignazio Cassis ha dichiarato che «la Svizzera riconosce e ribadisce l’importanza degli sforzi seri e credibili che il Marocco sta compiendo per trovare una soluzione politica e pacifica basata sul compromesso».
Riferendosi al piano di autonomia presentato dal Marocco al Segretariato Generale dell’ONU l’11 aprile 2007, Cassis ha affermato che «questa iniziativa è un punto positivo nel processo e faremo tutto quanto in nostro possesso per facilitare una soluzione favorevole».
«È ora che questa questione venga risolta e che trovi una soluzione, perché questa crisi va avanti da troppo tempo», ha affermato il capo della diplomazia svizzera.
Ha inoltre indicato che la Svizzera sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite e il ruolo centrale che svolge nel processo relativo alla questione del Sahara e che sostiene una soluzione politica conforme al diritto internazionale e alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
«Credo che dobbiamo trovare un accordo con il rappresentante delle Nazioni Unite che possa portare a buon fine il processo con flessibilità da parte di tutti», ha detto a questo proposito.
Redazione