#Pipelineterrorism. Ultima frontiera della guerra per procura tra USA e Russia

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North Stream sotto attacco. Che sia stato un sabotaggio oramai è chiaro. Il ministro danese dell’Energia, il 27 sera dal canale televisivo svedese SVT ha dichiarato che non crede che il Nord Stream possa essere stato danneggiato per negligenza, ad esempio con l’ancora di una nave (!). A chiudere il cerchio nella mattina del 28 settembre il ministro degli Esteri svedese che ha confermato che l’incidente di Nord Streams è stato causato da “esplosioni”.

Björn Lund, direttore della Rete sismica nazionale svedese, ha commentato le esplosioni sottomarine sui gasdotti: «Dalle onde è chiaro che non si tratta solo di attività sismica. Non è come le onde che si formano durante un terremoto. Un’esplosione va in tutte le direzioni contemporaneamente, mentre un terremoto è un movimento di fessurazione. Credo che in questo caso si parli di almeno 100 chilogrammi di TNT equivalente o più».

A seguito delle perdite Gazprom annuncia l’interruzione totale del pompaggio di gas russo in Europa tramite il Nord Stream 1. L’operatore Nord Stream non esclude la possibilità di riparare due stringhe di gasdotti danneggiate. L’agenzia DPA, citando un rappresentante dell’operatore Nord Stream, ha affermato che l’azienda ha già esperienza e fornitori per tali lavori.

L’Europa dunque al momento è senza gas via Nord Stream. Ora l’unico gas che può arrivare all’Europa dalla Russia deve passare per forza dall’Ucraina; anche se Gazprom ha già detto che interromperà tutte le forniture di gas verso l’Europa attraverso la rete ucraina.

Su chi e come abbia fatto a minare i gasdotti forse resterà il mistero, le indagini saranno avviate e la Russia vorrebbe far parte della Commissione di inchiesta. Il ministero degli Esteri russo in una nota ha detto: «La Russia è pronta a prendere in considerazione gli appelli dei Paesi dell’Unione europea per un’indagine congiunta sull’incidente di Nord Stream, se dovessero pervenire». La Russia, comunque, intende convocare una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in relazione alle provocazioni sul Nord Stream, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo.

Il primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki ha affermato che le perdite sono state causate da un atto di sabotaggio, il 28 settembre lo stesso afferma che le perdite di gas nei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 potrebbero essere state organizzate dalla Russia. E a proposito di Polonia l’ex ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski ha scritto un post di ringraziamento per gli Stati Uniti per aver colpito il gasdotto. Post che ha fatto intervenire la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova: «L’europarlamentare polacco ed ex ministro degli Esteri Radek Sikorski ha twittato i suoi ringraziamenti agli Stati Uniti per l’incidente di oggi agli oleodotti russi. È una dichiarazione ufficiale su un attacco terroristico?».

Anche la Russia ha parlato subito di sabotaggio. Il 22 settembre l’FSB ha riferito sulla prevenzione di un attacco terroristico sul gasdotto Turkish Stream organizzato dai servizi speciali ucraini. Le forze di sicurezza hanno arrestato cinque persone, confiscando loro due ordigni esplosivi, istruzioni di montaggio, coordinate e corrispondenza con i curatori. Il giorno prima, il 21 settembre, un drone marino di modello sconosciuto con una marcatura inglese si è arenato sulle coste di Sebastopoli. Un altro simile è stato distrutto alla periferia della base navale russa. Su molti canali della social sfera tedesca e russa quanto accaduto al Nord Stream viene indicato come attacco terroristico, così come quello al gasdotto verso la Turchia e gli UAV sconosciuti di marca inglese catturati nel Mar Nero accreditano tali ipotesi.

Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken riferisce il 27 settembre: «Le prime indicazioni indicano un possibile atto di sabotaggio o un’esplosione sul gasdotto Nord Stream». Il Times ha scritto: «La Russia è accusata di aver sabotato il Nord Stream in relazione a una fuga di gas nel Mar Baltico». Secondo il quotidiano britannico, la Russia ha compiuto questo passo per spaventare la Polonia, che ieri ha inaugurato un gasdotto proveniente dalla Norvegia. In questo modo però Putin ha affossato due infrastrutture che sono costate milioni di euro e che richiederanno moltissimo tempo per le riparazioni. Si è auto sabotato.

L’amministrazione marittima svedese già il 27 settembre ha emesso un avviso di due perdite nel gasdotto Nord Stream1, dopo che un’altra perdita è stata scoperta nel vicino gasdotto Nord Stream 2, spingendo la Danimarca a limitare il traffico marittimo e imporre un divieto di navigazione lungo i tubi della linea.

Le autorità danesi hanno affermato di aver scoperto 3 siti di perdite di gas nel Nord Stream 1 e nel Nord Stream 2, mentre i team di gestione delle crisi in Danimarca e Svezia sono stati invitati a discutere della situazione.

A essere colpita la tubazione a nord-est dell’isola di Bornholm nel Mar Baltico (Nord Stream1) e una terza nel Nord Stream 2 a sud-est dell’isola, rilevando che la fuga di gas influisce sulla calma del acqua di mare e che ci sono un rischio estremo per la sicurezza nell’avvicinarsi all’area.

Le autorità hanno aggiunto che i due siti di perdita nel Nord Stream 1 si trovano rispettivamente nelle acque danesi e svedesi, mentre il terzo sito si trova nelle acque danesi. Ha sottolineato che il verificarsi di una perdita nei gasdotti di trasmissione del gas è raro, il che ha reso necessario aumentare quello che è noto come il livello di prontezza nel settore del gas e dell’elettricità in Danimarca al colore “arancione”, che è il secondo livello più alto.

Le due linee non funzionano. Da parte sua, l’esercito danese ha annunciato, sulla base delle foto in suo possesso, che le tre grandi perdite dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico formano cerchi con un diametro che va da 200 metri a mille metri. Dal 28 settembre. L’esercito danese ha dichiarato in merito a queste perdite al largo dell’isola danese di Bornholm, che la perdita che forma la bolla più grande porta alla formazione di cerchi sulla superficie “fino a un chilometro di diametro. Quello più piccolo forma un cerchio con un diametro di circa 200 metri.”

Il 28 settembre si comincia a parlare di disastro ambientale. Le autorità svedesi hanno diffuso nuove immagini di una massiccia perdita dal gasdotto Nord Stream, causata da un sabotaggio. Si parla già di un disastro ambientale in Europa ed è impossibile fornire una tempistica esatta per i lavori di riparazione. Copenaghen parla di un grave pericolo nella regione

La Casa Bianca ha manifestato la propria disponibilità a sostenere gli europei dopo le fughe di gas dal Nord Stream 1 e 2. Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha detto ad Al Jazeera che i partner europei di Washington stanno indagando sull’incidente e che il suo Paese è pronto a fornire supporto. Gli Stati Uniti hanno avvertito il governo tedesco alcune settimane fa di possibili “attacchi” ai gasdotti nel Mar Baltico, ha detto Spiegel, citando fonti.

Dal 27 settembre Danimarca e Svezia hanno dato vita a una unità di crisi congiunta per discutere come affrontare il problema delle tre perdite di gas due sul Nord Stream 1 e una sul Nord Stream 2.

Fino a qui la cronistoria e le dichiarazioni. Se si cercasse di fare un processo alle intenzioni si scopribbe che al momento delle esplosioni nell’area dell’incidente sono presenti anche diverse navi da guerra, tra cui la USS Kearsarge, nave d’assalto anfibio multiuso della US Navy; USS Kearsarge (LHD 3), è nave ammiraglia del Kearsarge Amphibious Ready Group (ARG) e della 22ª Marine Expeditionary Unit (MEU). A sua volta la 22a Marine Expeditionary Unit è una task force del Corpo dei Marines che «fornisce velocità e agilità strategica, assicurando che i nostri Marines siano schierati in avanti e preparati a rispondere e a proteggere gli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti in tutto il mondo. La Marine Expeditionary Unit è in grado di rispondere più velocemente da distanze maggiori e con maggiori capacità in tutta la gamma delle operazioni militari», come recita la loro presentazione.

Non solo il 27 sera il ministro della Difesa danese ha chiesto un urgente incontro con il Segretario generale della Nato.

Stanislav Mitrakhovich, esperto di spicco del Fondo nazionale per la sicurezza energetica e dell’Università finanziaria del governo russo, sui Paesi europei in una trasmissione televisiva ha detto: «L’America è quella che più ha guadagnato dall’attacco terroristico. Gli Stati Uniti possono esportare merci in Europa e riprendersi la propria industria. Ogni volta l’Europa si indebolisce e diventa una marionetta. Poi potrà essere usato per la guerra con la Russia o la Cina».

«Finché la Germania aveva la propria industria e la cooperazione con la Russia, poteva agire da sola. È così che i tedeschi hanno organizzato le correnti del Nord e si sono pronunciati sulla guerra con l’Iraq. Ora la Germania è praticamente deindustrializzata. È molto meno probabile che ristabilisca la cooperazione con la Russia. Sarà inoltre difficile per la Germania resistere come Paese con un potenziale economico», prosegue Mitrakhovich.

Craig John Murray, scrittore scozzese ed ex diplomatico del ministero degli Esteri britannico ha commentato: «Il gasdotto Nord Stream 2 consente alla Russia di inviare gas all’Europa occidentale senza pagare le tasse di transito a Ucraina e Polonia. La Russia lo ha appena completato, affrontando la massiccia opposizione di Ucraina, Polonia e Stati Uniti. Ora stanno cercando di convincervi che è stata la Russia a farlo esplodere».

Il popolare blogger americano Paul Ray Ramsey commenta: «Immaginate se i russi avessero distrutto l’oleodotto in Alaska».

L’imprenditore tedesco di Internet e attivista politico Kim Dotcom ha detto: «La Germania dovrebbe organizzare immediatamente una missione di riparazione per i gasdotti Nord Stream in accordo con la Russia. Questo è stato un attacco agli interessi tedeschi ed è un invito alla Germania a dire “quando è troppo è troppo”. Non dobbiamo sacrificare la nostra industria per la guerra per procura degli Stati Uniti».

Pedro L.Gonzales, su Chronicles, ha scritto: «Sembra che dietro l’incidente di Nord Stream ci sia il governo degli Stati Uniti. Se è così, non so come gli europei possano evitare di vedere l’amministrazione Biden e i suoi sostenitori in entrambi i partiti come il nemico».

Laura Ru, autrice di articoli sull’Ucraina: «Distruggendo il Nord Stream 2, gli Stati Uniti hanno inviato alla Germania un messaggio in stile mafioso: dimenticatevi del gas russo, potete comprarlo solo da noi. Troppo costoso, non sufficiente? Chi se ne frega. La gente si blocca, la recessione morde, l’euro crolla, l’industria tedesca fallisce? Che differenza fa. Lo stato di diritto degli Stati Uniti».

Tom Fowdy, giornalista: «Gli Stati Uniti hanno un’ampia storia documentata di sabotaggio, sorveglianza, furto e cattiveria contro tutto ciò che in Europa si ritiene possa sfidare la loro egemonia su di loro. La cosa peggiore è che i Paesi europei si accontentano di accettare ogni volta».

Vagabundo, account di controinformazione: «L’attacco degli Stati Uniti a Nord Stream 2 è stato un segnale alla Germania: vedete cosa succede se allentate le sanzioni? Faremo tutto il possibile per assicurarci che non abbiate mai più accesso all’energia russa. I tedeschi sono ciò per cui avete votato».

Graziella Giangiulio e Antonio Albanese

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