TURCHIA. Erdogan e Rouhani insieme contro il PKK

472

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che un’operazione congiunta turco-iraniana contro i militanti curdi è «sempre all’ordine del giorno», dopo che il comandante supremo delle forze armate di Teheran è stato ad Ankara.

Se la Turchia da decenni combatte il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Pkk, le forze di sicurezza iraniane combattono anche il suo affiliato, il Partito della Libertà del Kurdistan, Pjak; sia Pkk che Pjak hanno basi nell’Iraq, riporta l’agenzia pakistana Dawn. «È sempre all’ordine del giorno svolgere un’operazione congiunta con l’Iran contro le organizzazioni terroristiche che costituiscono una minaccia», ha detto Erdogan il 21 agosto prima di un viaggio in Giordania. I suoi commenti sono arrivati dopo che il generale iraniano Mohammad Hossein Bagheri ha visitato la Turchia, per discutere come cooperare contro i militanti curdi (nella foto).

Durante la visita di Bagheri, l’Iran ha fatto la proposta a sorpresa ad Ankara di lanciare un’operazione congiunta contro i curdi nelle regioni settentrionali dell’Iraq di Kandil e Sinjar, riportava il quotidiano turco Turkiye. Il quotidiano turco riporta che la proposta ha sorpreso Ankara, perché il governo turco si era lamentato a lungo che Teheran aveva lasciato da sola la Turchia nella lotta contro il Pkk.

Erdogan non ha rivelato dove si andrebbe a concentrare concentrerebbe l’operazione, ha però confermato che i capi militari dei due paesi hanno discusso come lavorare contro i militanti kurdi: «Il lavoro di studio continuerà perché si sa che l’organizzazione terroristica del Pkk ha un piede in Iran (…) Hanno fatto sempre danni all’Iran e a noi. Lavoriamo perché crediamo che se i due paesi cooperano, possiamo giungere ad una conclusione in un periodo molto più breve (…) Spero che otterremo un risultato positivo», ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli sulla tempistica o sull’ambito dell’operazione.

Le relazioni tra la Turchia e la Repubblica d’Iran sono state talvolta tese negli ultimi anni: Erdogan si era talvolta scagliato contro il “nazionalismo persiano”, in particolare per quanto riguarda il potere delle milizie sciite in Iraq.

Luigi Medici