Per le strade centrali di Roma il 3 novembre si è svolto un corteo folkloristico con la “Sfilata di Catrinas e Catrines” in occasione dalla tradizionale festività messicana in onore dei defunti, el Día de los Muertos in collaborazione con la comunità messicana ed il gruppo Mariachi “Romatitlán” e il successivo spettacolo, consacrando la sinergia culturale fra Italia e Messico. La sfilata ha preso il via da piazza del Popolo attraversando le vie del centro per concludersi a piazza Navona, alla presenza del Consigliere culturale dell’Ambasciata e guidata dalla rappresentazione della Morte ed altre figure emblematiche. Molti cittadini hanno partecipato con entusiasmo, unendosi alla sfilata e godendo delle melodie coinvolgenti dei Mariachi lungo il percorso.
Sulla scia delle celebrazioni per il Dia de Los Muertos, si sono tenutI numerosi eventi rilevanti fra cui il 31 ottobre di sera presso la storica sede dell’Ambasciata del Messico in Italia, addobbata per l’occasione, è stato inaugurato l’Altare dei Morti. Accanto a questa cerimonia si è tenuto un piccolo concerto dei Tenore Supramonte di Orgosolo – un omaggio al “Canto a Tenore Sardo” e al “Giorno dei cari defunti” dichiarati entrambi Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, seguito da una degustazione del tradizionale Pane dei Morti e cioccolata calda. La commemorazione in onore dei defunti, infatti, è una tradizione molto importante per il Messico e la sua peculiarità, fatta di usanze, ricordi e celebrazioni, la rende unica in tutto il mondo, tanto da essere riconosciuta dall’UNESCO nel 2003, grazie al suo passato preispanico, e ad essere iscritta nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2008, mentre nel 2005 era arrivato il riconoscimento per il Canto a Tenore.
La giornata del 31 era iniziata con l’inaugurazione di un’installazione temporanea di soli 5 giorni, sempre a Roma a piazza San Silvestro, da parte dell’Ambasciatore Carlos García de Alba, di due sculture monumentali di Atlixco – Xoloitzuintle, divinità azteca dei fulmini, delle calamità e della morte, che secondo la tradizione accompagnerebbe le anime nel viaggio nell’aldilà e della Catrina – Charro Negro, ovvero la tipica figura scheletrica elegantemente abbigliata.
La settimana era, infine, cominciata con un evento speciale a Casina di Raffaello, nel cuore di Villa Borghese: la presentazione della scultura “Cinquecento” in stile Alebrije, dell’artista Ricardo Macías, oltre a “Viaggio in Messico” il 1° novembre, ovviamente sempre in collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Italia, che consiste in laboratori per bambini. L’opera in questo caso simboleggia l’amicizia tra Italia e Messico, unendo la Fiat 500 e la Volkswagen Sedan – il Maggiolino, ma in realtà rappresenta un animale totemico per la tradizione, tipico, spirito guida e custode della cultura messicana.
Paolo Romano
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