MAR CINESE MERIDIONALE. Accordo Indonesia -Vietnam sulle Zone Economiche. ASEAN spaccato sul Myanmar

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L’Indonesia e il Vietnam hanno concluso i colloqui per delimitare i confini delle rispettive zone economiche esclusive nel Mar Cinese Meridionale.

Le zone dichiarate dai due Paesi sono state tra gli argomenti discussi mentre il presidente indonesiano Joko “Jokowi” Widodo accoglieva il presidente vietnamita Nguyen Xuan Phuc in visita per un vertice al palazzo presidenziale di Bogor, a Giava Ovest, nei giorni scorsi, riporta Nikkei.

«Dopo aver condotto intensi negoziati per 12 anni, l’Indonesia e il Vietnam sono finalmente riusciti a concludere i negoziati sulle linee di confine della Zee dei due Paesi», ha dichiarato Widodo dopo l’incontro.

Indonesia e Vietnam avevano rivendicato la sovrapposizione dei confini della Zee nel Mar Cinese Meridionale, causando tensioni politiche per entrambi i Paesi. La guardia costiera indonesiana ha attuato una serie di controlli assai stringenti contro i pescherecci vietnamiti che operano nell’area rivendicata da Giacarta che circonda le isole Natuna.

Entrambi i Paesi sono inoltre impegnati in una lotta separata contro la Cina, che sta costruendo basi insulari nel Mar Cinese Meridionale come parte delle sue attività espansionistiche nella regione.

Il Vietnam è impegnato in una disputa territoriale con la Cina, mentre l’Indonesia è in contrasto con Pechino per le risorse naturali intorno alle Natuna. Risolvendo le loro divergenze sui confini della Zee, Giacarta e Hanoi intendono coordinare il loro impegno con la Cina.

Widodo e Phuc hanno inoltre concordato durante il vertice di approfondire la cooperazione economica. Phuc ha espresso l’intenzione di sostenere l’Indonesia, che l’anno prossimo assumerà la presidenza dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, Asean.

I ministri degli Esteri di cinque dei 10 membri dell’Asean si sono incontrati in settimana per discutere i recenti sviluppi in Myanmar, anche se gli altri hanno saltato l’incontro a causa delle diverse posizioni sul governo militare del Paese.

La Thailandia, le cui forze armate hanno forti legami con le loro controparti in Myanmar, ha ospitato l’incontro non ufficiale con il ministro degli Esteri del Myanmar, nominato dai militari, Wunna Maung Lwin. Hanno partecipato anche Cambogia, Vietnam e Laos.

Thailandia, Cambogia, Vietnam e Laos sono tutti vicini al Myanmar e hanno assunto una posizione conciliante nei suoi confronti anche dopo la presa di controllo da parte dei militari nel febbraio 2021.

Gli altri cinque membri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico – Indonesia, Malesia, Singapore, Filippine e Brunei – sono stati invitati alla riunione di giovedì ma non hanno partecipato.

Nell’aprile del 2021, l’Asean ha presentato un “consenso in cinque punti” sulla situazione in Myanmar, tra cui l’invito a porre immediatamente fine alla violenza. Ma i militari del Myanmar hanno fatto pochi progressi nell’attuazione di tale accordo e, a ottobre, l’Asean ha bloccato i rappresentanti del governo militare da alcuni incontri chiave.

L’Asean opera secondo i principi dell’unanimità e della non ingerenza negli affari interni, e le spaccature tra i membri le hanno impedito di organizzare una risposta efficace alla situazione in Myanmar.

Tommaso Dal Passo

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