ITALIA. Leonardo fornisce elicotteri alla USNAVY

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Leonardo porta a casa un contratto con il Dipartimento di Stato della Difesa Statunitense a darne notizia key.aero. Secondo la testata Il 12 novembre il Dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato di aver incaricato la AgustaWestland Philadelphia Corporation – una consociata di Leonardo – di consegnare altri 36 elicotteri da addestramento TH-73A alla Marina degli Stati Uniti.

L’aggiudicazione del contratto di 171 milioni di dollari esercita opzioni per la produzione e la consegna di altri 36 TH-73A nell’ambito del programma Advanced Helicopter Training System (AHTS) della Marina degli Stati Uniti, che si aggiunge ai 32 esemplari già ordinati. I lavori in appalto dovrebbero essere completati nel dicembre 2022 e saranno eseguiti presso gli stabilimenti della società a Philadelphia, Pennsylvania; Mineral Wells, Texas; e in varie località al di fuori degli Stati Uniti continentali.

La campagna acquisti del dipartimento di Stato Americano è stato definito record della Marina degli Stati Uniti perché cerca di acquisire 130 esemplari dell’elicottero da addestramento TH-73A per soddisfare i requisiti di addestramento dei piloti fino al 2050. Al 21 novembre il servizio ha ordinato un totale di 68 velivoli.

Sulla base dell’AW119Kx di Leonardo Helicopters, il TH-73A è stato selezionato per fornire alla Marina degli Stati Uniti una nuova generazione di elicotteri da addestramento nell’ambito del programma AHTS il 13 gennaio 2020. La piattaforma sostituirà la flotta oramai matura della Marina Militare di Bell TH-57B/C Sea Rangers, che dal 1968 ha addestrato piloti di elicotteri e convertiplani in tutta la Marina Militare, il Corpo dei Marines e la Guardia Costiera degli Stati Uniti.

In totale, il servizio intende acquisire una flotta totale di 130 TH-73As, di cui 68 sono stati ordinati finora. Si prevede che la piattaforma raggiungerà la capacità operativa iniziale (IOC) nel 2021 e soddisferà i requisiti di addestramento dei piloti di elicotteri e convertiplani fino al 2050.

Lucia Giannini