Secondo il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, per quanto riguarda la guerra nella Striscia di Gaza, restano due obiettivi da raggiungere: “Riportare a casa i rapiti e porre fine alla guerra”. Ha aggiunto che “è importante che Israele risponda all’attacco iraniano del 1° ottobre in un modo che non porti ad un peggioramento dell’escalation”. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Gallant della fuga di documenti americani sui piani israeliani di attaccare l’Iran. Ha affermato che “è giunto il momento per Israele di trasformare il successo militare in successo strategico”.
Circolavano voci secondo cui Israele sarebbe pronto a colpire l’Iran in modo significativo; il segretario di Stato americano Antony Blinken ha riprogrammato la sua visita in Giordania prevista per oggi a una nuova data da definire. Lo riferisce il ministero degli Esteri giordano. La Casa Bianca: “Abbiamo colloqui quotidiani con Israele riguardo al Libano e abbiamo sottolineato che devono prendere precauzioni per non danneggiare i civili in Libano.”
In merito agli aiuti umanitari a Gaza, Israele stesso, in una grafica IDF COGAT mostra che gli aiuti umanitari sono in netta diminuzione.
Secondo Channel 14: “Netanyahu tiene una sessione di consultazione limitata sulla sicurezza presso la sede del Ministero della Guerra “Kirya” a Tel Aviv”. Il Consiglio di sicurezza nazionale israeliano ha invitato gli israeliani a lasciare immediatamente le coste dello Sri Lanka e la parte occidentale del paese a causa della grave minaccia terroristica. Il Mossad ha affermato che un’organizzazione terroristica armata che agisce su ordine dell’Iran stava pianificando di attaccare i turisti israeliani.
Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, nella giornata del 23 ottobre ha visitato il Libano e ha incontrato funzionari libanesi per discutere della guerra israeliana in corso contro il Libano. “La Germania si trova in un dilemma sul suo sostegno a Israele e sulla sua responsabilità di difendere il diritto internazionale umanitario” Ha dichiarato il Ministro. Ha anche incontrato il presidente Nabih Berri. Mentre il ministro per gli Esteri libanese, Abdallah Bouhabib, ieri era in Francia.
Secondo fonti mediche libanesi nella note del 22 ottobre gli attacchi israeliani hanno ucciso più di 60 civili, in attacchi aerei lontani dalla linea del fronte. Tra gli edifici colpiti quello alla banca Qard al-Hassan, un crimine di guerra per Amnesty. “Il fatto che l’esercito israeliano abbia preso di mira le filiali di Qard al-Hassan, un’associazione finanziaria senza scopo di lucro affiliata a Hezbollah, con oltre 30 filiali in tutto il Libano, probabilmente viola il diritto internazionale umanitario e deve essere indagato come crimine di guerra”, ha dichiarato oggi Amnesty International. “Secondo le leggi di guerra, le filiali degli istituti finanziari sono beni civili a meno che non vengano utilizzate per scopi militari. Pertanto, questi attacchi costituiscono probabilmente un attacco diretto contro obiettivi civili”.
Alti funzionari israeliani hanno detto a Channel 12 che un attacco contro l’Iran è pronto e che i leader israeliani si aspettano che l’Iran risponda “immediatamente” agli attacchi israeliani. Alcune fonti affermano che un attacco israeliano potrebbe avvenire entro i prossimi quattro-sei giorni. Dall’Iran hanno risposto che: “Se Israele risponde rimuovendo Khamenei, dovrà affrontare attacchi contro strutture economiche, nucleari, militari e aeroporti”.
Fonti hanno detto a Sky News che la Russia aiuterà in qualche modo l’Iran ad affrontare un previsto attacco israeliano. Le fonti hanno detto che la Russia aiuterebbe l’Iran “senza danneggiare le sue relazioni con Israele”. Fonti israeliane hanno chiarito che l’assistenza della Russia consisterebbe in un allarme tempestivo in caso di lancio di missili. Il ministro della Difesa israeliano, rivolgendosi al personale dell’aeronautica militare nella base di Hatzerim, ha detto: “Dopo che attaccheremo l’Iran, tutti capiranno per cosa vi siete addestrati”.
Una dichiarazione rilasciata dall’Ufficio Stampa dei comitati di resistenza in Palestina critica le parole del Segretario di Stato Blinken e nega che siano loro a ostacolare i negoziati per la pace “Le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Blinken persistono nella continua disinformazione e inganno, in difesa di Israele e del suo terrorismo contro i popoli palestinese e libanese, e il mondo intero è ben consapevole che il vero ostruzionista dei negoziati è il criminale Netanyahu, che cerca di prolungare la guerra per paura della disintegrazione della sua coalizione di governo e del suo governo criminale”.
“Qualsiasi proposta o soluzione che non porti ad una cessazione completa dell’aggressione e della guerra di sterminio, al ritiro completo dalla Striscia di Gaza, alla ricostruzione e ad un accordo onorevole e completo sullo scambio di prigionieri non è degna di discussione”. E ancora scrivono: “Di quale successo parla il criminale Blinken quando si è nascosto più volte mentre le sirene suonavano dopo che una pioggia di missili della Resistenza Islamica aveva raggiunto Tel Aviv e i suoi sobborghi?”.
“Affermiamo ancora una volta che il giorno successivo alla guerra sarà un giorno puramente palestinese, senza alcuna interferenza da parte di Israele”. “Blinken e la sua amministrazione sono uno dei pilastri e dei fondamenti dell’aggressione contro il nostro popolo e sono partner nella guerra, nei massacri, nelle stragi, nel genocidio, nella pulizia etnica e nello sfollamento portati avanti dall’entità nazi-sionista!”.
Hezbollah ha rilasciato un numero record di dichiarazioni di responsabilità nella notte del 22 ottobre, pari a 39 dichiarazioni riguardanti operazioni contro le forze armate israeliane e gli insediamenti nel nord. Confermata dai canali ufficiali di Hezbollah la morte di Hashem Safiddin Presidente del consiglio esecutivo di Hezbollah.
La resistenza islamica rivendica due attacchi nelle alture del Golan contro strutture militari israeliane.
Si registrano scontri tra Hezbollah e l’esercito israeliano nel settore orientale del Libano. Dalle 24:00 alle 10:00 del 23 ottobre si registrano attacchi aerei israeliani a: Kyam, Berghioz, Taybeh (colpita anche con artiglieria), Deir Seryan, Qasmiyeh, Qana, Bafliyeh, Ahmad El Gabbouri.
Corrispondente di Al-Manar in una servizio annuncia: “Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi aerei contro la città di Khiam e le vicinanze del fiume Litani, alla periferia della città di Balat e sulle alture di Jabour”.
La Resistenza Islamica rivendica diversi attacchi nel sud del Libano contro insediamenti militari israeliani: tre a Adasaysit Marjaayoun e Rab Thalathine con missili. A cui hanno fatto seguito scontri tra la resistenza e l’esercito israeliano nel triangolo di Taybeh, Rab Thilaine e Al-Adaysah. Di nuovo in tarda mattinata attacco missilistico contro raduno di soldati israeliani alla periferia della città di Adaysah. Sempre la Resistenza Islamica rivendica attacchi contro militari israeliani a al Batin, Israele e Rab Thalathine, Libano sud.
Secondo la tv di Hezbollah al-Manar: “È stato monitorato il movimento degli elicotteri israeliani in volo dietro il confine e un’operazione di sbarco nelle retrovie per trasportare le vittime dagli assi di confronto nel sud del Libano. Un raid aereo ha colpito un corteo funebre a Serbine”.
Dopo una richiesta, ennesima di evacuazione Israele ha bombardato cinque luoghi a Tiro: Fondazione Martiri; Istituto educativo Al-Afaq; Al-Qard Al-Hassan; Autorità sanitaria islamica; Ex Palazzo del Comune. Evacuazione richiesta per aree: Al-Hiram, Jaafar Sharaf Al-Din, Abu Deeb e Al-Athar Street. Infine fonti libanesi riportano che una immagine satellitare mostra i villaggi di Muhabib, Blida, Mays al-Jabal e Aita al-Shaab nel sud del Libano, dove almeno 296 edifici sono stati distrutti.
Le sirene hanno suonato nel nord di Israele a: Ramot Naftali e Dishon in Galilea, temendo infiltrazioni di droni; Kfar Giladi e Kfar Yuval; a Kiryat Shmona a Metulla in Galilea. Dopo che l’allerta è stata attivata nell’Alta Galilea, nella Media Galilea e nella baia di Haifa tra le 11:02 e le 11:04, sono stati monitorati circa 25 lanci che hanno attraversato il territorio libanese, alcuni dei quali sono stati intercettati e sono stati monitorati i missili che atterravano nella regione. Colpita la base Stella Maris nel nord-est di Haifa. Hezbollah ha usato missili Nasr-2. Razzi caduti anche a Ezor Akko.
Nella note una grande esplosione è stata udita nella zona di Deir al-Assad in Galilea, nel nord del Paese. Colpita la colonia “Sha’ar Yishuv” con un attacco missilistico. Colpita la colonia di Karmiel da un missile. La Resistenza Islamica ha lanciato un attacco aereo con UAV sulla base di Eliakim, a sud di Haifa. Al-Malikiyah colpita con un missile. Colpito un gruppo di soldati israeliani nella colonia di Al-Manara con un missile. Sia il 22 che il 23 ottobre la Resistenza Islamica ha colpito Kiryat Shmona Basaliyah e Misgav Am. Kiryat Shmona ha segnalato allarmi per circa tre ore. Elicotteri da combattimento nello spazio aereo di Nahariya.
Dall’Iraq e dallo Yemen nuovi attacchi su Tel Aviv: il traffico aereo si è bloccato all’aeroporto Ben Gurion. La Resistenza Islamica ha bombardato alle 08:00 della mattina di mercoledì la base di Glilot, affiliata all’Unità di intelligence militare 8200, alla periferia di Tel Aviv, con un lanciamissili.
Sirene in funzione anche nella giornata del 23 a sud-est di Haifa due missili sono atterrati nella baia di Haifa. Almeno 20 missili sono stati lanciati verso Haifa. Danni a due fabbriche ad Acri e nella baia di Haifa a causa di due missili di Hezbollah. E ancora le sirene suonano nei villaggi a nord di Haifa. Si registrano esplosioni. Segnalazioni di feriti a seguito della caduta di razzi ad Acri. Violente esplosioni hanno scosso la città di Nazareth e i suoi sobborghi. Nel pomeriggio ancora sirene in azione a: Kiryat Biyalik, Kiryat Motzkin, Kiryat Yam, Acri, HaGalil HaElyon, Misgav, Mateh Asher. Secondo l’IDF: “Alle 15:00, circa 85 proiettili sparati dall’organizzazione Hezbollah hanno attraversato il Libano per entrare in Israele oggi”.
Bombardamento israeliano sulla scuola Al-Zahraa, che ospita sfollati a est di Gaza City ha portato alla morte di tre persone diversi feriti. Le Brigate Al-Quds hanno preso di mira due veicoli militari con proiettili Tandom a est del campo di Jabalia. Catturato un drone israeliano dalle al Quds.
Le al-Qassam hanno bombardato un sito di comando e controllo israeliano sull’asse “Netzarim” con missili “Rajum”. Secondo i media palestinesi il 23 ottobre si registrano 35 morti e decine di feriti nella Striscia di Gaza. In un comunicato IDF si legge: “In mattinata (mercoledì), sotto la direzione dell’IDF e dell’intelligence ISA, l’IAF ha condotto un attacco preciso sui uomini di Hamas che stavano operando all’interno di un centro di comando e controllo nell’area di Gaza City. Il centro di comando e controllo, che era incorporato in un complesso che in precedenza era conosciuto come come la scuola “Al-Zahra”, è stata utilizzata da Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell’IDF e lo Stato di Israele”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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