
La nuova iniziativa in favore del popolo palestinese è partito dal Marocco, passando per Algeria, Tunisia, Libia è diretto a Rafa e richiama il “Convoglio Thamud” attualmente a Tripoli, in Libia, diretto al valico di Rafah. Secondo le stime, il convoglio contiene Circa 1.500 persone. L’obiettivo è sensibilizzare Israele e far arrivare gli aiuti al popolo di Gaza.
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non considerano più come obiettivo la creazione di uno Stato palestinese, fonte l’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee. Ha anche ammesso che, se creato, tale Stato potrebbe sorgere non sul territorio della Cisgiordania del Giordano, ma in un altro Stato musulmano della regione.
Donald Trump ha chiesto a Benjamin Netanyahu di fermare la guerra a Gaza, riporta N12. Il presidente americano ha affermato in una conversazione telefonica che un cessate il fuoco avrebbe aiutato gli Stati Uniti nei negoziati con Iran e Arabia Saudita, osserva la pubblicazione. Secondo l’Israel Broadcasting Authority, Trump ha reagito bruscamente alle dichiarazioni di Netanyahu su un possibile attacco all’Iran. Ha chiarito che Washington avrebbe esaurito tutte le opzioni diplomatiche prima di ricorrere a ulteriori misure, aggiunge la pubblicazione.
Il capo del Comando Centrale degli Stati Uniti, Michael Kurilla, ha confermato alla Commissione Forze Armate della Camera: “Ho preparato un piano d’azione per il Presidente Trump e il Segretario alla Difesa nel caso in cui non si raggiunga un accordo con l’Iran. Ha anche affermato che l’IRGC è ancora operativo in Yemen e sta aiutando gli Houthi a utilizzare armi iraniane. Ha anche ammesso che l’esercito statunitense ha effettuato un attacco aereo in Siria il 10 giugno mattina contro un militante dell’ISIS che stava pianificando attacchi in tutto il mondo”.
Il Presidente della Camera dei Rappresentanti americano Mike Johnson arriverà in “Israele” per pronunciare un discorso davanti alla Knesset il 22 giugno.
Nel frattempo alla Knesset ieri è stato il giorno di Benjamin Netanyahu che ha parlato alle 19:00 chiedendo il non scioglimento della Knesset. La Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset ha discusso inoltre del ritorno permanente dell’esercito israeliano alla Tomba di Giuseppe a Nablus.
Channel 13 ha detto che i partiti di opposizione hanno concordato di presentare un disegno di legge per lo scioglimento della Knesset. Il ministro ultraortodosso Goldknopf afferma: “su richiesta dei grandi uomini di Israele, voteremo per lo scioglimento della Knesset”.
Se il disegno di legge viene approvato, ciò non significa scioglimento immediato; piuttosto, passerà alla seconda e terza lettura nel prossimo periodo. Affinché il governo Netanyahu cada e si possano indire elezioni anticipate, il disegno di legge deve superare tutte e tre le letture.
Israel Today ha detto cheNetanyahu ha espresso in una conversazione a porte chiuse la sua preoccupazione per le elezioni, affermando: “Senza la vittoria a Gaza non abbiamo nulla con cui andare alle elezioni”.
Il giornalista israeliano Ravit Hecht su Haaretz: “Nel tentativo di dissuadere i partiti haredi dalla loro corsa allo scioglimento della Knesset, Netanyahu fa affidamento sulla minaccia iraniana come strumento di pressione. Netanyahu già in passato ha fatto ricorso all’idea di un’azione militare contro gli impianti nucleari in Iran per mantenere in piedi il governo”.
Maariv ha affermato che il partito Israel Today guidato da Lieberman intende procedere con il progetto di scioglimento della Knesset senza attendere gli Haredim, il che li pone in una posizione “imbarazzante”. Il partito Agudat Yisrael, dell’alleanza United Torah Judaism, intende dimettersi dal governo se lo scioglimento della Knesset non verrà approvato.
Aryeh Deri, leader del partito Shas, e membro della fazione ortodossa del blocco Likud, sta incoraggiando i partiti ultra-ortodossi a rinviare di una settimana il voto sullo scioglimento della Knesset.
Ministro degli Interni israeliano Moshe Arbel: “Invito il Primo Ministro Netanyahu a discutere urgentemente le conseguenze della decisione dei governi di Regno Unito, Australia, Norvegia e Nuova Zelanda di imporre sanzioni ai ministri in servizio nel governo israeliano durante la guerra”.
Fonti dei media israeliani riportano un incontro informale tra Gantz, Lapid, Lieberman e Gallant prima di presentare la legge sullo scioglimento della Knesset.
Smotrich nella sessione plenaria della Knesset: “Non abbattiamo un governo di destra. Andare alle elezioni significa perdere la guerra, e questo è un pericolo esistenziale per il futuro d’Israele. Non abbiamo una clessidra illimitata. Ci deve essere la resa completa e la distruzione di Hamas, entro due o tre mesi”.
Yedioth Ahronoth, citando un ufficiale dell’Unità 8200: “Mi sono rifiutato di tornare in servizio di riserva e la guerra viene condotta per motivi personali di Netanyahu. Netanyahu ha perso la fiducia dell’opinione pubblica e sta tenendo in ostaggio un intero Paese per motivi personali. Abbiamo deciso di disobbedire agli ordini militari, che vengono messi in discussione in questa fase della guerra”.
Hamas in un comunicato stampa lamenta: “L’approvazione da parte del Ministro delle Finanze del governo di occupazione, Smotrich, della decisione di sequestrare 800 dunam di terra a est di Ramallah, vicino all’avamposto dell’insediamento Malachi Hashalom, costituisce un’attuazione pratica dei suoi piani coloniali in Cisgiordania e un’affermazione delle politiche fasciste del suo governo, che includono progetti di annessione e di sfollamento forzato”. “Questa decisione, e le pericolose fasi di insediamento che l’hanno preceduta in Cisgiordania, richiedono l’attivazione di tutte le forme di resistenza popolare e l’avvio di un confronto globale con l’occupazione. Il nostro popolo e la sua coraggiosa resistenza sono il baluardo inespugnabile contro i tentativi sionisti di controllare la nostra terra e i nostri luoghi santi”.
Il Ministro della Difesa iraniano, Generale di Brigata Aziz Nasirzadeh: “ Abbiamo testato con successo un missile con una testata da due tonnellate. Se i negoziati non raggiungeranno un risultato e ci verrà imposto uno scontro, risponderemo con forza e infliggeremo pesanti perdite ai nemici. Se ci verrà imposta la guerra, l’America dovrà lasciare la regione e prenderemo di mira tutte le sue basi. Non accetteremo alcuna restrizione militare nei negoziati e a nessuno è permesso negoziare su questa questione.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 16:00 dell’11 giugno. Israele ha emesso un NOTAM per l’area di Havat Ronit. Detriti del sistema antimissile THAAD trovati nell’area di Hebron dopo l’intercettazione di missili Houthi lanciatI il 10 di giugno. Ansar Allah in un comunicato ha riferito: “Abbiamo preso di mira l’aeroporto Ben Gurion con due missili balistici, uno dei quali ha colpito direttamente l’aeroporto dopo che i sistemi di intercettazione israeliani non sono riusciti a fermarlo. La decisione di vietare il traffico aereo all’aeroporto Ben Gurion rimane in vigore e ribadiamo il nostro avvertimento alle compagnie aeree rimanenti di sospendere immediatamente tutti i voli da e per l’aeroporto. Mettiamo in guardia tutte le compagnie e le entità dal continuare a operare con il porto di Haifa, che ora fa parte del nostro obiettivo”. L’aeroporto Ben Gurion nella regione di Jaffa è stato preso di mira da due missili balistici, uno dei quali era un missile Palestine 2 e l’altro un missile Dhu al-Fiqar.
La Marina israeliana ha pubblicato l’11giugno un filmato che mostra una nave lanciamissili classe Saar 4.5 e una corvetta classe Saar 6, salpate di recente da Israele, prima degli attacchi missilistici di ieri al porto di Hodeidah, nello Yemen occidentale controllato dagli Houthi.
Il 10 giugno un gruppo di residenti ad al-Mansouri, nel Libano meridionale, ha bloccato il percorso di una pattuglia UNIFIL in transito nella città. Una forza di fanteria israeliana si è infiltrata nella periferia di Kafarkila, in direzione del muro nel Libano meridionale; forze israeliane hanno sparato proiettili verso la periferia della città di Wazzani.
Una forza israeliana, rinforzata da due veicoli e un bulldozer, ha violato la barriera tecnica ed è penetrata nell’area dei vigneti di Marah a est della città di Mays al-Jabal; una pattuglia dell’esercito libanese si è diretta ieri verso Krum al-Mrah, alla periferia di Mais al-Jabal, dove si era infiltrata una forza israeliana. Gli israeliani si sono ritirati dopo aver ispezionato i frutteti di Marah senza effettuare alcuno scavo o demolizione.
Un’altra supportata da bulldozer, è avanzata nelle vicinanze di Bir Shuaib, alla periferia di Blida, nel Libano meridionale, e si sono ritirate dopo aver scavato una trincea e ripulito i terrapieni che l’esercito libanese aveva riempito giorni prima.
Una forza di fanteria israeliana è penetrata nella periferia di Kfar Kela verso il muro ed è avanzata verso le case distrutte nel quartiere orientale di Kfar Kila, una città di confine nel Libano meridionale. Le forze di israeliane hanno fatto saltare in aria diverse case questa mattina presto alla periferia di al-Dhayra, nel Libano meridionale.
Un elicottero militare con a bordo soldati feriti è atterrato all’Ospedale Beilinson proveniente dalla Striscia di Gaza.
Israele continua a bombardare gaza nord. Colpita l’area di Old Gaza Street a Jabalia. Esplosivi posti dalla IDF hanno distrutto diversi edifici residenziali a est del quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City.
Le Brigate Saraya AlQuds (PIJ) hanno rivendicato l’11 giugno la distruzione di un carro armato “Merkava” delle IDF che avanzava nella zona occidentale di “Beit Hanoun”, nella Striscia di Gaza settentrionale, facendo detonare un “barile altamente esplosivo” [EFP] nella giornata del 10 di giugno.
Gaza e la sua parte settentrionale sono tagliate fuori dal mondo dopo l’interruzione dei servizi internet. Nella zona centrale di Gaza, un drone suicida ha bombardato il personale di sicurezza presso il centro di detenzione di Issam al-Nabahin, colpito per i suoi legami con Abu Shabashab e per altri casi penali e di sicurezza. Diversi membri del personale di sicurezza sono rimasti feriti, mentre la sorte di al-Nabahin rimane sconosciuta.
Due soldati israeliani feriti da colpi di cecchino nella Striscia di Gaza meridionale. I due soldati sono rimasti feriti a seguito del fuoco dei cecchini a Khan Yunis. Le Saraya al-Quds hanno rilasciato una dichiarazione: “Stamattina abbiamo preso di mira una forza di fanteria nemica a est di Khan Yunis con una bomba antiuomo. Abbiamo effettuato una fortificazione di artiglieria con colpi di mortaio sulle aree colpite, durante la quale abbiamo ottenuto colpi precisi e diretti sulle fila delle forze e sulle squadre di soccorso”. L’aviazione israeliana ha lanciato un raid nell’area di Batn al-Sameen a sud di Khan Yunis seguiti da veicoli di Israele che avanzano nell’area di Batn al-Sameen a sud di Khan Yunis. Scontri in corso.
Omicidio mirato delle IDF a Rafah contro esponente di Hamas. La resistenza palestinese effettua numerose imboscate su diversi fronti nella Striscia di Gaza, causando morti e feriti tra le forze IDF.
Secondo The Guardian: Hamas avrebbe quasi preso di mira Abu Shabab se non fosse stato per l’intervento israeliano. I media, in particolare i24 e The Guardian, hanno rivelato violenti scontri a Rafah tra Hamas e la milizia Yasser Abu Shabab (della tribù Tarabin), una milizia che collabora con Israele ed è coinvolta in attività criminali, tra cui il saccheggio di aiuti alimentari, e ha legami con l’ISIS nel Sinai: Circa 50 membri della milizia sono stati uccisi negli scontri con Hamas. Le forze di israeliane sono intervenute per proteggere Abu Shabab durante uno scontro che gli è quasi costato la vita.
Dopo aver demolito il villaggio due volte e costretto i residenti a vivere nelle sue grotte. L’esercito israeliano sta nuovamente tentando di sfollare i residenti del villaggio di Khallet al-Daba’ nella zona di Masafer Yatta, a sud di Hebron, a favore dei avamposti degli insediamenti circostanti.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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