
Secondo Channel 12, i preparativi per un attacco israeliano contro gli impianti nucleari iraniani sono quasi ultimati, con le fasi finali attualmente in corso, tra cui il trasferimento di munizioni e la pianificazione operativa. Anche gli iraniani si stanno preparando al peggio, hanno spostato missili ai confini con l’Iran.
Il primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu è più interessato a “implementare un’opzione militare” per risolvere la crisi legata al programma nucleare iraniano, ha riportato il portale Axios, citando alcune fonti.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che gli attivisti detenuti su una nave che stava tentando di rompere il blocco israeliano della Striscia di Gaza si sono rifiutati di guardare un video che mostrava le atrocità commesse dal gruppo terroristico Hamas il 7 ottobre 2023. “Greta [Thunberg] e i suoi compagni della flottiglia sono stati portati in una stanza al loro arrivo per guardare un film horror sul massacro del 7 ottobre e, quando hanno capito di cosa si trattava, si sono rifiutati di continuare a guardarlo”, ha dichiarato Katz. “I membri antisemiti della flottiglia chiudono un occhio sulla verità e hanno dimostrato ancora una volta di preferire gli assassini alle vittime, continuando a ignorare le atrocità commesse da Hamas contro donne, adulti e bambini ebrei e israeliani”, ha aggiunto.
Gli attivisti detenuti saranno deportati e la piccola quantità di aiuti che hanno portato sarà inviata a Gaza, hanno dichiarato funzionari israeliani.
Continua la crisi di governo: l’ambasciatore americano in Israele: Non abbiamo fatto alcun tentativo di influenzare i membri haredi della Knesset in merito alla decisione di sciogliere il governo ed è nostra responsabilità collaborare con il governo scelto dagli israeliani. Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid: “Ringraziamo l’Ambasciatore americano Huckabee per le sue dichiarazioni sulla non ingerenza nella crisi della coalizione di governo in Israele”.
Amit Segal, fa sapere che: “Alla luce delle crescenti difficoltà nei negoziati tra Edelstein e Netanyahu, nonché il consulente legale della Knesset e degli Haredim: tentativo di rinviare di una settimana il voto sullo scioglimento della Knesset”.
Il membro della Knesset, del Likud, Revivo alle famiglie dei rapiti: “Sono ansioso di sapere cosa farete nella vostra vita quotidiana dopo che tutti saranno stati incarcerati”
Dan Eloz, membro del Likud della Knesset, minaccia gli Haredim: “Se la Knesset viene sciolta, approveremo la legge sulla coscrizione obbligatoria senza alcuna concessione”
È ancora polemica sugli spari contro i palestinesi nei pressi de centri di distribuzione di aiuti umanitari: Times of Israel riguardo all’esercito riferisce che “gli spari sono avvenuti a centinaia di metri da un sito di distribuzione di aiuti umanitari nelle vicinanze di Netzarim. Abbiamo sparato colpi di avvertimento durante la notte contro i palestinesi che si avvicinavano alle nostre forze nella zona di Netzarim”.
In una discussione alla Knesset sulla propaganda israeliana, il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano, il colonnello Avichay Adraee, ha ammesso che l’esercito ha impiegato molto tempo per rispondere alle accuse di Hamas di aver aperto il fuoco contro i civili nei centri di distribuzione degli aiuti; confermando che sono “stati commessi molti errori, tutti in buona fede; Ci siamo presi del tempo per analizzare gli eventi e i fatti”.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 16:00 del 10 giugno. Il 9 giugno è stato rilevato un lancio di missile balistico in Yemen. Il lancio è fallito e il missile balistico è caduto prima di raggiungere Israele.
Mentre il 10 giugno le navi missilistiche della Marina israeliana hanno colpito per la prima volta obiettivi Houthi nel porto di Hodeida, nello Yemen occidentale, come confermato dall’esercito in una dichiarazione. L’IDF afferma che gli attacchi sono stati una risposta ai recenti attacchi Houthi con missili balistici e droni contro Israele.
In Siria Le IDF arrestano siriani all’interno del territorio siriano e li trasportano a bordo di veicoli scoperti. Ferito l’equipaggio dell’ambulanza della Mezzaluna Rossa a Ras al-Ain e perdita di contatto con l’equipaggio mentre si dirigeva verso un pronto soccorso vicino alla moschea di Ajaj. Sono in corso le attività di follow-up con la Croce Rossa.
In Libano, scontri verbali e fisici segnalati tra residenti del Libano meridionale e soldati UNIFIL sulla strada Khalusiya-Deir Qanun. Dopo che una pattuglia UNIFIL era entrata nella valle tra Hallousiyyeh e Deir Qanoun al-Nahr senza la scorta dell’esercito libanese. Secondo account locali: “La frattura tra le forze UNIFIL e la popolazione del Libano meridionale si sta allargando. Uno scontro verbale a Deir Qanoun al-Nahr si è trasformato in una rissa, con un cittadino che ha schiaffeggiato un soldato finlandese. Questa frattura si verifica dopo incidenti quotidiani e variabili in diverse aree, e in concomitanza con le voci di un possibile ritiro delle forze UNIFIL dal Libano meridionale, presenti lì da oltre 50 anni”.
Le IDF hanno lanciato un fumogeno verso i frutteti della città di Wazzani. L’esercito libanese ha riaperto la strada che collega Houla e Markaba, che porta a Tallet al-Abbad nel Libano meridionale, dopo essere stata precedentemente chiusa dalle forze israeliane.
Le forze di Israele il 9 sera hanno utilizzando otto velivoli per cercare di spegnere un vasto incendio scoppiato nella zona di Hadassah Ein Kerem, a sud di Gerusalemme.
Gli aerei israeliani lanciano una serie di attacchi su aree nella Striscia di Gaza settentrionale. Secondo fonti palestinesi le IDF hanno ucciso dei palestinesi mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari. Ci sarebbero inoltre 14 morti vicino ai centri di soccorso della compagnia americana nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Una enorme esplosione, adesso, a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
Hamas riporta le parole di Osama Hamdan: “conferma che il leader mujahid Mohammed Sinwar è ancora vivo”.
Nella Striscia di Gaza è scoppiato il conflitto, inevitabile tra gli affiliati ad Abu Shabab e gli affiliati ad Hamas. Ghassan Al-Dahini, affiliato a Abu Shabab ha annunciato sulla sua pagina Facebook di aver assassinato alcuni giovani dell’ “Unità Freccia” di Hamas usando armi ottenute da Israele”. Sarebbero cinque i morti e avrebbero avuto il supporto aereo di Israele.
Il portavoce delle IDF: “L’operazione continua nella Samaria settentrionale: le forze di sicurezza hanno avviato un’operazione questa notte per contrastare la resistenza nel quartiere della Casbah a Nablus, e due palestinesi sono stati assassinati in uno scontro con i combattenti di Duvdevan”.
E ancora nel comunicato si legge: “Le Forze di Difesa Israeliane, il Servizio di Sicurezza Generale (Shabak) e la Guardia di Frontiera hanno avviato ieri sera (martedì) un’operazione per combattere la resistenza nel quartiere della Casbah a Nablus, appartenente alla Divisione Samaria. Finora sono stati perquisiti più di 250 edifici, sei ricercati sono stati arrestati e sono state trovate e confiscate armi rudimentali artigianali e altre armi. Durante la perquisizione dei sospettati, due palestinesi hanno tentato di sequestrare l’arma di uno dei membri delle forze che operavano nella zona. A seguito del tentativo di sequestro dell’arma, sono stati esplosi diversi colpi, che hanno causato un ferito lieve a un soldato delle Forze di Difesa Israeliane e tre feriti lievi ad altri. Le forze hanno risposto aprendo il fuoco sui due giovani, provocandone il martirio. I soldati sono stati evacuati per ricevere cure in ospedale e le loro famiglie sono state avvisate”.
Secondo le fonti palestinesi: “L’esercito israeliano continua l’assalto alla città di Nablus e al suo centro storico per oltre 15 ore. Le IDF continuano la sua aggressione a Nablus e fa irruzione in diverse case nel quartiere di Al-Qaryoun; irruzione in un edificio e operazioni di ricerca in via Al-Basha”.
Secondo la Mezzaluna Rossa: “80 feriti, compresi casi di soffocamento, durante l’assalto delle forze di occupazione alla città di Nablus”.
I coloni hanno incendiato i terreni di Jabal Awad adiacenti all’insediamento di Karmei Tzur, costruito su un terreno privato nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/