#ISRAELHAMASWAR. Nuova intifada per Israele: attacco contro un bus a Dotan. 80 bombardamenti di Israele, 130 missili di Hezbollah sul nord di Israele. Evacuazioni e vuoto comunicativo

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Incertezza totale sugli avvenimenti prossimi tra Israele e Libano. Nella giornata del 20 settembre Israele con un bombardamento mirato a Beirut sud ha cercato di eliminare i vertici di Hezbollah, nel frattempo verso il nord di Israele erano stati lanciati 130 razzi dal Libano meridionale. Numerosissimi anche gli attacchi di Israele nella notte del 19 e giornata del 20 settembre. 

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin rimanda la visita in Israele. Da fonti americane ABC si apprende che “Israele ha pianificato l’operazione per far saltare in aria i walkie-talkie e i cercapersone per almeno 15 anni”. La stessa fonte informa che “La CIA ha esitato a usare questo tipo di metodi per attaccare a causa del pericolo per persone innocenti”. L’operazione è stata chiosata dalla stampa come: Operazione Beeper.

Riassumendo i post più significativi in merito all’Operazione Beeper: “Il piano di Israele includeva aziende fittizie e una facciata di ufficiali dell’intelligence per produrre cercapersone”. Nella giornata del 20 settembre il capo della società taiwanese Golden Apollo, Xu Qingguang, è stato convocato per “un interrogatorio dopo l’incidente in Libano”, fonte TASS.

La Bulgaria si chiama fuori dalla questione: “Nessun cercapersone utilizzato negli attentati in Libano è stato importato, esportato o prodotto in Bulgaria”, afferma la DANS, Sicurezza dello Stato bulgara. Taiwan aveva negato di aver prodotto i cercapersone e incolpato l’Ungheria, anche l’Ungheria ha negato e incolpato la Bulgaria – ora anche la Bulgaria ha negato la produzione.

Una prima indagine di Hezbollah ha rivelato che gli esplosivi erano effettivamente incorporati nella struttura delle batterie radio. Questi esplosivi non sono stati scoperti quando Hezbollah li ha utilizzati tra le sue fila.

Gli Stati Uniti hanno sviluppato piani per evacuare 50.000 cittadini statunitensi e le loro famiglie dal Libano a Cipro. Mentre aumenta la preoccupazione per i militari italiani di UNIFIL che in caso di evacuazione dovranno usare vie di terra fio a Beirut, mentre visto l’aggravarsi della situazione la via più sicura, rapida e meno costosa, sarebbe via mare, anche attraverso l’impiego di mezzi civili per trasportare i veicoli militari ONU, come dei traghetti adatti a trasportare mezzi pesanti, mezzi militari inclusi. Ricordiamo che in un articolo di Alma Center si riporta che Hezbollah usa UNIFIL come scudo umano, questo se fosse accertato innalza il pericolo per i convogli militari di lasciare le basi e muoversi lungo le rotabili del Libano. 

La Turchia ha dichiarato per voce del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan: ”C’è la possibilità che assisteremo ad una guerra regionale, Israele deve fermare questa follia”. 

”La Russia è profondamente preoccupata per gli sviluppi in Libano dopo diversi giorni di attacchi informatici terroristici senza precedenti”, fonte Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo. E nonostante le preoccupazioni, Mosca ”non ha discusso dell’evacuazione dei russi dal Libano”.

Nonostante i combattimenti al confine con il Libano il divieto di muoversi a Gaza e la limitazione di spostamenti imposti dall’IDF ai confini con il Libano, secondo l’analista militare di Haaretz Amos Harel il trasferimento della 98a divisione al confine libanese non è utile: “Fino a quando non verrà annunciato un reclutamento immediato e diffuso di forze di riserva, questa misura sembra essere un rinforzo difensivo e forse un messaggio. “Il signor Nasrallah si sta preparando più di quanto sembri per un’invasione di terra del Libano.”

A partire dalle ore 22:00 del 19 settembre Israele ha dichiarato il nord di Israele una zona di “vuoto di informazioni”, il che significa un divieto per tutti: raccogliere o pubblicare qualsiasi informazione; scattare o pubblicare foto e video; utilizzare telefoni cellulari o dispositivi di comunicazione, ad eccezione del personale militare. Compresi i giornalisti a cui è vietato l’accesso entro i confini di Israele nord. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà domenica 22 settembre alle 17:30 (ora di Tel Aviv). Nella riunione, probabilmente verrà sciolta la riserva sull’attacco via terra. Operativamente, la decisione di intraprendere un’azione militare contro Hezbollah sembra essere stata presa: il capo di stato maggiore dell’IDF, il generale Herzi Halevi, ha recentemente completato l’approvazione dei piani di combattimento per il settore settentrionale. Per la prima volta le forze di sicurezza definiscono il teatro settentrionale un’arena di operazioni militari.

L’ambasciatore libanese nel Regno Unito ha avvertito che se Israele lancia un’invasione del Libano, le forze armate libanesi “si intrometteranno” nel conflitto e combatteranno al fianco di Hezbollah per fermare l’invasione israeliana.

Secondo Channel 12: “Il governo ha autorizzato Netanyahu e Gallant a intraprendere misure difensive e offensive per raggiungere gli obiettivi della guerra e ha dato loro l’autorità di dichiarare guerra se necessario”. Channel 14 ha rincarato la dose affermando: “Israele triplicherà i suoi attacchi al Libano ogni giorno”. 

Gli abitanti del centro di Israele hanno affermato dal 19 settembre di sentire aerei diretti a nord, il che indica che la campagna attuale è tutt’altro che finita. A partire dalla notte di giovedì il Libano è diventato il principale campo di battaglia di Israele, mentre Gaza si è trasformata in un fronte secondario, fonte IDF. Il Comando del Fronte Interno ha ordinato a tutti i residenti della regione della Galilea e delle alture del Golan di rimanere nei pressi dei rifugi fino a nuovo avviso. 

La polizia israeliana annuncia lo spostamento della tomba di Bar Yohai a Meron, vicino ai confini con il Libano.

I media libanesi riferiscono che, per la prima volta in tutto questo conflitto, Israele ha utilizzato elicotteri da combattimento per attaccare obiettivi nel profondo del Libano.

Sembra esserci un cambiamento di orizzonte anche sul fronte yemenita, un alto funzionario del Consiglio presidenziale yemenita (sostenuto dall’Arabia Saudita) che ha sede ad Aden, ha chiesto a Israele assistenza militare per combattere il movimento Ansar-Allah nell’ovest del paese. Il rappresentante israeliano all’ONU, Danny Danon, ha presentato un reclamo al Consiglio di sicurezza dell’ONU dopo che un attacco con un “missile di Ansarullah” ha “danneggiato una stazione ferroviaria”. Nel pomeriggio del 20 settembre il British Maritime Trade Operations Authority segnala un incidente a 45 miglia nautiche a sud di “Mokha”, Yemen. Attacco Houthi. 

L’Iraq perde il vice della Kataib Hezbollah in un attacco aereo israeliano a Damasco e raccoglie la dichiarazione Abu Alaa al-Wala’i, Segretario generale delle Brigate Kata’ib Sayyid al-Shuhada: “Siamo sulla linea di partenza e stiamo aspettando il tuo segnale [Nasrallah] per alzare le braccia. Se perderai mille martiri, ti forniremo 100.000 eroi”. 

Ed ora uno guardo al conflitto Israele – Hezbollah aggiornato alle ore 16:00 del 20 settembre.

I carri armati della 98a divisione aviotrasportata di riserva dell’IDF sono arrivati al confine libanese. A partire dalle ore 20:00 del 19 settembre segnalazioni di una nuova ondata di massicci attacchi aerei israeliani in tutto il Libano: ”Più di 40 attacchi aerei in pochi minuti”, riferisce al-Akhbar, media libanese. Alle 20:30 gli attacchi erano già 61. Per assestarsi dopo 40 minuti a quota 80. 

Durante il weekend, l’IDF svolgerà attività nelle aree di addestramento a nord”, ha fatto sapere Daniel Hagari, portavoce delle Forze di difesa israeliane. ”Durante questo periodo, sottolineiamo che è vietato entrare nelle aree di addestramento”, ha detto Hagari, portavoce IDF. Ha precisato che: ”Inoltre, spari ed esplosioni potrebbero essere uditi negli insediamenti vicini a nord”. “Chiediamo al pubblico di non entrare nelle aree vietate e di consentire alle forze di sicurezza di continuare a svolgere i loro compiti: questa è una situazione pericolosa per la vita”, “È importante notare che se si incontrano persone morte, le istruzioni sono di stare alla larga e di segnalarle alla polizia israeliana. I lanci sono pericolosi per la vita e possono contenere esplosivi. Queste linee guida salvano vite”, ha chiosato il Portavoce IDF.

A partire dalle 21:00 del 19 settembre Israele ha cominciato gli attacchi di artiglieria lungo il confine. Supportati da attacchi arei. Nel totale gi attaccherei a 21:10 erano 100. 

Migliaia di residenti libanesi hanno segnalato di aver ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto, che recita qualcosa del tipo “ci sono ancora molte bare”. Mentre droni israeliani sul Libano meridionale portavano il messaggio: “Nasrallah chiede più distruzione e sfollamento per voi”. 

Alle 22:00 sono ripresi i bombardamenti nel sud del Libano. Interruzioni GPS segnalate in Israele e Libano. Gli aerei hanno bombardato i settori orientale e centrale del Libano meridionale e vengono effettuati attacchi aerei. Alle 23:35 si sono registrati ancora decolli dalle basi israeliane. 

Le sirene hanno iniziato a suonare alla base della Forza interazionale delle Nazioni Unite in Libano a Naqoura. Le sirene sono di evacuazione, e invitano tutto il personale di stanza a cercare immediatamente un riparo.

Nella mattina del 20 settembre l’IDF ha avviato un’ondata di attacchi aerei nel Libano meridionale. Sono stati segnalati bombardamenti a Kfar Kila, Ayta al-Jabal e Aitaroun. Gli attacchi aerei israeliani continuano nel Libano meridionale, attacchi segnalati nella città di Yaroun, far Shuba valle del Bekaa. Un UAV israeliano ha effettuato l’attacco a Dahieh.

Nel pomeriggio Israele compie un raid aereo nel sud di Beirut. L’attacco aereo ha preso di mira uno degli appartamenti residenziali vicino al complesso Al-Qaem a Jamous, situato nella periferia della città. 4 bombe di precisione sono state sganciate sull’edificio. L’IDF era a caccia dei numeri due di Hezbollah. Naim Qassem, il vicesegretario generale di Hezbollah, è sopravvissuto all’attacco. L’Obiettivo era L’obiettivo era Ibrahim Aqil. L’IDF ha attaccato l’area di Deir Qanon in Libano, a nord di Tiro, a circa 25 km dal confine.

Hezbollah ha risposto ai bombardamenti con una raffica di missili anticarro contro il nord di Israele 130 razzi lanciati nelle alture del Golan Safed, Meron e Metulla. Falsi messaggi vengono inviati ai residenti di Israele per conto dell’Home Front Command, invitando i cittadini a lasciare le proprie case e trasferirsi in aree protette. L’IDF ha limitato i movimenti del personale non militare nel nord di Israele – Channel 12. L’IDF ha iniziato a evacuare diverse località nel nord di Israele, tra cui BNB e punti di riferimento naturali. Alcuni insediamenti nel nord di Israele hanno iniziato a cancellare le istituzioni pubbliche, come le scuole, per domani, a causa del deterioramento della situazione della sicurezza. Ordini di evacuazione trasmessi tramite altoparlante in tutta Miron, nel nord di Israele. Esplosioni udite a Safed e Meron nel primo pomeriggio del 20 settembre. 

La polizia israeliana sta istituendo posti di blocco all’ingresso delle alture del Golan. Il comando del fronte interno ha ordinato ai residenti delle alture settentrionali del Golan di rimanere nei pressi delle aree protette. Nel pomeriggio un’enorme quantità di allerte rosse è spuntata nel nord di Israele e alture del Golan. A 100.000 residenti del “Galilee Finger” è stato chiesto di rimanere vicino alle aree fortificate. Un gran numero di razzi diretti verso il Golan nel primo pomeriggio del 20 settembre. 

Registrati i disordini all’ingresso del campo di Shuafat a Gerusalemme Est. 

Si apprende, poi, da un comunicato delle Brigate Al-Quds – Battaglione Jenin: “I nostri combattenti sono stati in grado esattamente alle 7:30 del mattino di colpire un autobus che trasportava coloni vicino all’insediamento di Dotan con pesanti raffiche di proiettili, ottenendo ferite confermate. La nostra lotta continua e le nostre armi sono sguainate in tutte le arene”. Due miliziani delle brigate sarebbero stati uccisi. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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