#ISRAELHAMASWAR. Israele pronto a colpire Hamas al confine con l’Egitto. Qatar: medicine per gli ostaggi di Hamas. Gli USA mediano per il rilascio di sei statunitensi

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L’Unione Europea impone sanzioni a Yahya Sinwar e congela i suoi conti bancari. Non solo secondo la Reuters che ha citato diplomatici: i paesi dell’Unione Europea hanno dato il via libera ad una missione navale per proteggere le navi nel Mar Rosso.

Der Spiegel informa che la Germania sta valutando la possibilità di fornire munizioni per carri armati dalle scorte della Bundeswehr a “Israele”. Si tratta di fornire munizioni per carri armati a Israele su richiesta di quest’ultimo, per cui si sta valutando la possibilità di fornirle traendole dalle scorte dell’esercito tedesco.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha spiegato che la Francia ha scelto di non partecipare agli attacchi statunitensi e britannici contro gli Houthi nello Yemen per “evitare un’escalation regionale”.

La Casa Bianca ha riferito che Israele è passato a una fase meno intensa delle sue operazioni militari nel sud e nel nord della Striscia di Gaza. Preoccupa sempre eventuale estensione del conflitto con il Libano, secondo American National Public Radio, NPR: “L’espansione della guerra con Hezbollah potrebbe portare alla paralisi dell’economia “israeliana”. 

Il 16 gennaio il Senato degli Stati Uniti ha votato per respingere la richiesta presentata dal senatore Bernie Sanders di indagare sulle violazioni dei diritti umani commesse apertamente da Israele durante la guerra nella Striscia di Gaza, e anche la Casa Bianca si oppone alla richiesta.

Il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita Faisal bin Farhan Al Saud a Davos: «Non vediamo segnali reali che Israele si stia avvicinando al raggiungimento degli obiettivi strategici che afferma di raggiungere. Dobbiamo fermare il fuoco e parlare di una soluzione pacifica».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’opposizione israeliana; i membri del “Gabinetto di Guerra” chiedono un ripensamento della guerra contro Hamas. 

Il Wall Street Journal riporta i disaccordi pubblici tra i membri del gabinetto di guerra israeliano, sottolineando che ciò “rischia di minare la strategia militare perseguita da Israele” a Gaza.

Si ricomincia a parlare di liberazione degli ostaggi. Tramite un video Hamas ha mostrato tre prigionieri israeliani uccisi nei bombardamenti mentre erano detenuti. Mentre il Qatar ha dichiarato con un comunicato del ministero per gli Esteri che si procederà alla consegna di medicine per le persone ostaggio di Hamas e alleati. Le medicine sono arrivate in Egitto a da qui saranno trasportate a Gaza. Channel 12 riporta: “Un aereo militare del Qatar che trasportava medicinali per i rapitori nella Striscia di Gaza è arrivato all’aeroporto Al-Arish in Egitto come parte dell’accordo”.

Gi Stati Uniti hanno fatto sapere che cercano di liberare i cittadini statunitensi. “Stiamo avendo discussioni intense e molto serie in Qatar riguardo alla possibilità di concludere un nuovo accordo per lo scambio di ostaggi”. Fonte Casa Bianca. L’inviato americano per il Medio Oriente McGurk ha concentrato i suoi colloqui in Qatar questa settimana su 6 americani ritenuti detenuti da Hamas, riferiscono i media statunitensi. 

Conferma dell’attacco a nave maltese da parte dell’agenzia britannica per la sicurezza marittima Ambry secondo la quale “un missile ha colpito una nave mercantile battente bandiera maltese”, mentre stava attraversando il Mar Rosso meridionale, rilevando che la nave si trovava a 76 miglia nautiche a nord-ovest di Saleef nello Yemen.

Il ministero degli Affari Esteri nel governo di Sana’a riferisce che le operazioni navali sono limitate alle navi di proprietà del “nemico israeliano o a quelle dirette ai porti della Palestina occupata”. Il Mar Rosso e il Mar Arabo sono sotto il controllo di fuoco delle Forze Armate yemenite al 100%, e la coalizione americano-britannica è venuta per proteggere le navi israeliane, e quindi lavora per ostacolare la navigazione internazionale e disturbare gli interessi del mondo, con l’obiettivo di trascinare i paesi le cui navi attraversano lo stretto di Bab al-Mandab affinché si schierino nella protezione delle navi dell’occupazione israeliana. Sostengono i media yemeniti. 

Sempre il ministero degli Esteri di Sanaa manda un messaggio alle compagnie di navigazione: “Mantenete le vostre operazioni nel Mar Rosso”. Il Ministero degli Affari Esteri yemenita conferma che il Mar Rosso è sicuro per la navigazione, per tutte le navi che non sono dirette ai porti palestinesi occupati.

Il portavoce delle forze armate yemenite, generale Yahya Saree, ha annunciato che una “nave diretta ai porti di occupazione è stata presa di mira con una serie di missili navali, dopo che il suo equipaggio ha rifiutato le chiamate di avvertimento”. Il portavoce Houthi ha detto alla testata al-Mayadin: “Tutte le navi dirette in Israele sono un obiettivo legittimo per noi. La nostra risposta all’aggressione statunitense-britannica sarà ampia, forte e imprevedibile”.

Secondo l’agenzia di stampa statunitense AP, gli Stati Uniti dovrebbero reinserire gli Houthi nella lista delle organizzazioni terroristiche.

Il leader di Hamas Abd al-Rahman Shadid in una nota ha fatto sapere che Hamas continuerà ad esistere, radicato e forte, e continuerà a resistere all’occupazione fino all’ultimo respiro. Hamas non cadrà con il martirio di alcuni dei suoi leader. Continuerà fino alla fine e l’occupazione imparerà presto di non essere riuscita a raggiungere i suoi obiettivi. 

Sempre per le vie ufficiali Hamas in un comunicato ha condannato la posizione della Germania nei confronti di Israele: “Denunciamo con la massima fermezza l’intenzione della Germania di accettare l’invio di circa 10.000 munizioni per carri armati contro l’occupazione. La decisione rende la Germania un partner diretto nella guerra contro il nostro popolo e si assume la piena responsabilità politica e morale per i crimini di guerra commessi da questo governo israeliano”.

“Sembra che la Germania stia riproducendo la sua storia piena di peccati contro l’umanità, e non si sia lasciata scoraggiare da tutte le lezioni del recente passato. Affermiamo che il nostro popolo non dimenticherà e non perdonerà nessuno che abbia partecipato all’aggressione contro di lui o abbia dato copertura a questo nemico criminale che ha violato tutti i tabù.”

In una dichiarazione congiunta dei portavoce dell’esercito israeliano e dello Shin Bet si apprende che: “L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno eliminato il capo dell’infrastruttura terroristica nel campo Balata a Nablus, che stava pianificando con i membri della sua squadra di effettuare un grande attacco nell’immediato periodo”.

“In un’operazione congiunta dell’esercito israeliano e dello Shin Bet, una cellula terroristica guidata da Abdullah Abu Shalal è stata eliminata dal cielo. La cellula è stata liquidata vicino al campo di Balata a Nablus, nella regione di Samaria, ed era responsabile di una delle principali infrastrutture terroristiche in Giudea e Samaria.”

Secondo l’esercito israeliano: “Abdullah, che era a capo del gruppo, è stato responsabile di una serie di attacchi perpetrati lo scorso anno, compreso un attacco a fuoco nel quartiere Shimon Hatsadik di Gerusalemme lo scorso aprile in cui sono rimasti feriti due civili israeliani. Inoltre, è stato responsabile di un attentato contro le forze dell’IDF lo scorso ottobre in cui un soldato dell’IDF è rimasto ferito. La squadra è stata eliminata dal volo dopo che lo Shin Bet ha ricevuto informazioni su Abdullah e sull’intenzione dei membri della cellula di effettuare un attacco nell’immediato lasso di tempo. Dopo la liquidazione, nell’auto della polizia sono state trovate armi”. Sempre secondo le dichiarazioni israeliane: “L’infrastruttura terroristica nel campo Balata a Nablus, guidata da Abdullah, riceveva finanziamenti e indicazioni da elementi iraniani in collaborazione con i quartieri generali dei terroristi nella Striscia di Gaza e all’estero”.

Fonti palestinesi fanno sapere che si tratta del comandante delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa nel campo di Balata, ed è ricercato dal 2021, ed è riuscito per sfuggire a diversi tentativi di omicidio, compreso il bombardamento della sua casa.

In ogni caso Israele ha orami coscienza che non sarà in grado di eliminare completamente Hamas: “Il Generale della “Riserva” dell’esercito israeliano, Yitzhak Brik ha dichairato: «Dovrebbe essere chiaro che non elimineremo Hamas».

Yitzhak Brick, conferma che “Israele” non ha ancora alcuna soluzione per i tunnel sull’asse di Filadelfia, poiché (per bloccarli occorre costruire un muro lungo 13 km e profondo 40 metri) all’interno della Striscia di Gaza, e “Hamas” non lo permetterà mai.

Ed ora uno sguardo al fronte del conflitto Israele – Hamas aggiornato alle 15:00 del 17 gennaio.

I missili della Resistenza islamica in Libano colpiscono le posizioni di Al-Samaqa, Ramya, Bayad Blida e la zona di Nabi Yusha. 

Mentre si apprende che l’esercito israeliano ha abbattuto un drone lanciato dal sud del Libano verso la città di Zarit nell’Alta Galilea. Hamas è in grado di continuare a lanciare razzi almeno ancora per qualche mese, fonte esercito israeliano. 

Registrata una massiccia campagna di raid in Cisgiordania con risposta dei gruppi armati legati ad Hamas. Israele ha lanciato diverse incursioni, facendo irruzione nelle case, effettuando arresti, bombardando e confiscando un veicolo a Nablus, in continuazione della loro aggressione contro città e campi della Cisgiordania, e i combattenti della resistenza rispondono con ordigni esplosivi e si scontrano con proiettili. Continuano scontri ed esplosioni in diversi quartieri di Tulkarem. Scontrio registrati anche vicino ai presidi medici. 

Gaza anche il 17 gennaio senza connessione internet. A Gaza Nord scontri tra la resistenza e le forze israeliane nella Jabalia orientale. 

Scontri registrati anche a Gaza Centro: “Le Brigate Al-Qassam distruggono le concentrazioni di forze israeliane che penetrano a nord del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, con colpi di mortaio di grosso calibro”. Gli israeliani stanno conducendo una assalto contro alcune roccaforti di Hamas. 

Sebbene l’esercito israeliano avanzi nel sud di Gaza si registrano scontri a Khan Yunis con morti e feriti da entrambe le parti. Bombardamenti da parte di aerei da guerra e artiglieria del quartiere di Abu Anza nella zona di New Abasan, a est di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. L’IDF in chiusura di raccolta dati colpisce nuovamente il centro di Khan Yunis, fonti palestinesi. 

Una ricognizione con equipaggio effettuata dall’esercito americano in tutta Rafah l’asse Filadelfia è il prossimo che sarà colpito per minare la via del rifornimento di Hamas, riportano fonti social media. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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