#ISRAELHAMASWAR. Crisi sanitaria più pericolosa delle bombe sia per Israele che per le autorità di Gaza. Scontri a Gaza sud e in Cisgiordania. Raid britannico-statunitensi a Hodeidah

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Continua il lavoro della Corte di Giustizia Internazionale dell’Aia volto a cercare una soluzione alla crisi tra Israele e Hamas. Il Rappresentante degli Stati Uniti presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha dichiarato: «La richiesta di ritiro di Israele dai territori occupati richiede di tenere conto delle esigenze di sicurezza di Israele». Gli Stati Uniti sollecitano la Corte a non dichiarare che “Israele è legalmente obbligato a ritirarsi immediatamente dai territori occupati.”

Il Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. Martin Griffiths, ha dichiarato che mezzo milione di persone a Gaza sono sull’orlo della carestia e non hanno come soddisfare i bisogni più elementari di cibo, acqua e assistenza sanitaria. Le privazioni subite dalla popolazione di Gaza sono gravi e profonde e qualsiasi tipo di aiuto non sarà sufficiente a soddisfare i loro bisogni. Abbiamo chiesto a Israele, in quanto potenza occupante di Gaza, di facilitare l’arrivo degli aiuti, senza alcun risultato. 

Il rappresentante della Russia davanti alla Corte internazionale ha dichiarato: «L’occupazione israeliana impedisce ai palestinesi di ottenere il diritto all’autodeterminazione; Israele deve smettere di violare le leggi internazionali. L’insediamento israeliano nei territori palestinesi occupati ha ridotto le terre palestinesi, il che mina qualsiasi soluzione negoziata. Gli insediamenti israeliani mettono a repentaglio la soluzione dei due Stati e il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione. I palestinesi sono stati costretti a lasciare le loro terre contravvenendo alle leggi internazionali che impediscono la deportazione forzata delle persone».

Il ministro della Sanità israeliano ha avvertito di uno scenario di interruzioni di corrente in Israele e dei problemi durante i blackout per la cura di decine di migliaia di pazienti collegati ai ventilatori, scenario che prevede una guerra globale sul fronte settentrionale. 

Una fonte israeliana ha detto alla ABC: «Israele si sta preparando a riaprire il valico di Karni al confine con la Striscia di Gaza per portare camion di aiuti umanitari nel nord della Striscia. Ciò avviene dopo che Hamas ha minacciato sabato di sospendere i colloqui se non fossero stati portati aiuti e soccorsi» nel nord della Striscia di Gaza.

Da fonti della social sfera filo yemenita si legge: “Un An-124 ucraino utilizzato dalle unità operative segrete della CIA è arrivato in Giordania. La Francia opera anche voli per Cipro e Creta e da lì per l’Iraq e il Kuwait. Una nuova spedizione di carico è recentemente arrivata a Beirut. I voli militari e civili provenienti da Francia, Germania e Italia sono in costante aumento, così come i voli militari statunitensi. L’ambiente è pieno di unità operative segrete e potenziali opportunità di assassinio e sabotaggio. L’Occidente si sta preparando a fare qualcosa di pericoloso per dimostrare il suo potere, indipendentemente dal fatto che si verifichi o meno un grave conflitto”. 

Gli Houthi affermano di aver attaccato diverse navi da guerra statunitensi nel Mar Rosso, nonché obiettivi a Eilat. Affermano inoltre di aver attaccato una nave israeliana nel Golfo di Aden. Il Pentagono conferma: “Gli Houthi ieri hanno abbattuto un UAV americano MQ-9 Reaper al largo della costa del Mar Rosso”. 

Fonti yemenite riportano: “L’aeronautica militare yemenita ha effettuato un’operazione militare con una serie di droni contro una serie di navi da guerra americane nemiche nel Mar rosso e arabo. Ha inoltre effettuato un’operazione per colpire siti sensibili del nemico israeliano nell’area di Umm al-Rashrash, nel sud della Palestina occupata, con un altro numero di droni. Inoltre, le forze navali delle Forze Armate yemenite hanno effettuato un’operazione contro la nave israeliana “MSC Silver” nel Golfo di Aden con missili navali”.

L’ambasciata americana in Yemen invita le forze di Sanaa a fermare i loro “attacchi sconsiderati” e afferma che hanno preso di mira una nave carica di cereali che è stata spedita due volte nello Yemen, considerando che “gli attacchi sconsiderati alle navi mettono in pericolo la vita degli yemeniti”.

Il 21 febbraio l’autorità britannica per il commercio marittimo: ha fatto sapere che ci sono segnalazioni di un’esplosione nel Mar Rosso meridionale, 40 miglia nautiche a ovest di Hodeidah, nello Yemen.

La coalizione britannica-americana ha preso di mira con quattro raid l’area di Ras Issa nel distretto di Al-Salif. Nel frattempo on line foto dei diplomati del corso “Al-Aqsa Flood” nel distretto di Ould Rabi’ ad Al-Bayda. Si tratta della mobilitazione generale per sostenere la causa palestinese. 

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 17:00 del 21 febbraio

Continuano i lanci di missili e attacchi aerei in risposta tra Hezbollah e Israele. La Resistenza Islamica in Libano ha colpito il sito di“Ruwaisat Al-Alam”, preso di mira per la seconda volta con missili. Il fronte interno israeliano ha parlato di “attivare le sirene negli insediamenti di Shlomi, Hanita, Mtsoufa e Yaara nell’Alta Galilea”. 

A Gaza sud, le Brigate Al-Quds sostengono di aver bombardato con colpi di mortaio le concentrazioni dell’esercito di occupazione a sud del quartiere di Al-Zaytoun nella città di Gaza. Ci sarebbero dei feriti da entrambe le parti. Ancora scontri a Khan Yunis: due veicoli israeliani sono stati presi di mira con proiettili “Al-Yassin 105”, a ovest del quartiere di Al-Amal nella città di Khan Yunis. I carri armati israeliani hanno preso d’assalto la zona di Al-Mawasi la notte del 20 febbraio. 

In Cisgiordania un veicolo blindato dell’IDF è stato fatto saltare in aria durante un’operazione speciale a Jenin. Gli scontri sono continuati anche nella giornata del 21 di febbraio. Scontri registrati anche nel campo di Al-Fawwar, a sud di Hebron.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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