IRAN. Sabotaggio ai danni del gasdotto Iraniano

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Dopo il Nord Stream ci sono stati diversi tentativi di sabotaggi di gasdotti, i più recenti in Russia ma ne mezzo c’è stato il danneggiamento dei cavi sottomarini tra i paesi del Nord e i Baltici

Il 14 febbraio il sabotaggio è toccato all’Iran. Alle 00:21 italiane le forze di protezione civile iraniane sono riuscite a interrompere la fornitura di gas al gasdotto principale n. 65 per localizzare l’incendio anche se il gasdotto perdeva ancora. 

A esplodere un gasdotto, l’arteria principale attraverso la quale scorre il gas verso le principali città, tra cui Teheran, Isfahan e Qom. Poco dopo le agenzie battono una nuova nota, “enorme esplosione del gasdotto tra le città di Shahrekord e Boruzhen”. “L’esplosione è così grande che poterono essere viste fino a una distanza di 60 km”. Si leggeva su ISNA

Nelle prime ore del pomeriggio del 14 febbraio l’intelligence iraniana fa sapere che la grande esplosione avvenuta sul gasdotto n. 65 a Boruzhen è stato un attacco terroristico israeliano volto a fermare la fornitura di gas alle principali province di Paese. In effetti Israele ha colpito già altre volte in Iran, per esempio ha ucciso il numero uno dell’Agenzia per il nucleare. Non solo di recente Israele in risposta agli attacchi di Hezbollah Libano ha minacciato l’Iran di ritorsioni in quanto li considera mandanti degli attacchi. 

A confermare le esplosioni anche il capo del servizio di spedizione della Compagnia nazionale del gas iraniana: «Oggi (14 febbraio ndr) intorno all’una del mattino, ora locale, a seguito di atti terroristici di sabotaggio, i tratti di due linee del sistema nazionale di gasdotti sono stati fatti saltare nell’area delle città di Boroujen (provincia di Cheharmehal e Bakhtiaria) e Sefashehr (provincia di Fars). Questo fa parte di un sistema di gasdotti che pompano il gas naturale prodotto nel sud dell’Iran attraverso le montagne fino alla parte centrale e settentrionale del paese, dove si trovano la maggior parte delle città più grandi del paese. Al momento si comunica che l’incendio sul gasdotto nella zona di Borujen è cessato e che lì sono iniziati i lavori urgenti per sostituire il tratto danneggiato; nel nell’area di Sefashehr, a quanto ho capito, stanno ancora aspettando che il gas residuo dell’esaurimento inizi le riparazioni».

Il febbraio l’Iran ha iniziato al riparazione del gasdotto il direttore generale per la gestione anticrisi delle province di Chaharmahal e Bakhtiar, Khosro Kiyani, ha annunciato l’immediato avvio dei lavori per localizzare le conseguenze dell’incidente e riparare il gasdotto. Per quanto riguarda le cause dell’incendio al gasdotto principale, il ministro del Petrolio iraniano Javad Ouji ha dichiarato prima di una riunione di gabinetto che l’esplosione è stata un atto di sabotaggio. L’indagine proseguirà. Al momento non ci sono problemi di approvvigionamento di gas in nessuna parte della provincia. Inoltre non ci sono stati feriti a seguito dell’incidente.

Tommaso Dal Passo

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