INDOPACIFICO. Mosca ha aumentato la sua presenza militare

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È stato un fine anno intenso per le forze militari russe nel Pacifico, che si sono rese un fattore geopolitico che non può essere ignorato da Stati Uniti, Giappone e dai loro alleati del Pacifico.

Dal 14 al 17 ottobre, Russia e Cina hanno tenuto esercitazioni navali congiunte nel Mar del Giappone, riporta Asia Times. Poi, il 18 ottobre, 10 navi russe e cinesi hanno navigato attraverso lo stretto di Tsugaru tra Honshu e Hokkaido, lungo la costa pacifica del Giappone attraverso lo stretto di Osumi tra la punta meridionale di Kyushu e l’isola di Tanegashima, dove si trovano gli impianti di lancio spaziale del Giappone, e nel Mar Cinese Meridionale.

Il vice segretario di gabinetto nipponico Yoshihiko Isozaki ha detto ai giornalisti che il governo giapponese stava «guardando con grande interesse le attività delle navi da guerra cinesi e russe intorno al Giappone. Non daremo nulla per scontato nelle nostre attività di avvertimento e sorveglianza nei domini aerei e marittimi intorno al Giappone».

Una settimana dopo, parlando alla base navale di Yokosuka, sede della Settima Flotta sul lato ovest della baia di Tokyo, il segretario della marina statunitense Carlos Del Toro ha detto: «Credo che il rapporto tra Cina e Russia, forse recentemente, si sia evoluto in modi in cui stanno cercando di intimidire altre nazioni con le loro azioni che non rispettano un ordine internazionale basato sulle regole. Penso che sia necessario dissuaderli completamente dal maltrattare gli altri paesi e dall’essere aggressori in ogni modo possibile».

Del Toro ha anche detto che la libertà di navigazione in acque internazionali è «veramente una cosa meravigliosa, ma evidentemente non tutta la libertà di navigazione è ugualmente meravigliosa».

Il 28 ottobre, il 4° vertice Asean-Russia si è tenuto in videoconferenza per commemorare il 30° anniversario dello stabilimento delle relazioni ufficiali tra l’Asean e la Federazione Russa.

Secondo la dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice, le due parti «riaffermano il sostegno incrollabile alla centralità dell’Asean nell’architettura regionale in evoluzione e l’impegno a rafforzare e dare nuovo slancio ai meccanismi guidati dall’Asean per affrontare meglio le sfide e cogliere le opportunità derivanti dagli ambienti regionali e globali attuali e futuri».

Poi, il 1° dicembre, la prima esercitazione navale Asean-Russia è iniziata al largo della costa di Sumatra. Otto navi e quattro aerei di Indonesia, Singapore, Malesia, Tailandia, Myanmar, Vietnam, Brunei e Russia hanno partecipato a tre giorni di esercitazioni. Gli altri paesi Asean hanno inviato degli osservatori.

L’esercitazione, che includeva manovre, comunicazioni, ricerca e salvataggio e la gestione di navi sospette, era a sostegno di un impegno comune per “la sicurezza marittima, la libertà di navigazione e di sorvolo e il commercio senza ostacoli” affermato al vertice.

Infine il 2 dicembre scorso, RT ha riferito che la Federazione Russa ha schierato sistemi mobili di difesa missilistica sull’isola di Matua. Matua si trova nel mezzo della catena delle isole Curili, che va dalla Kamchatka a Hokkaido. La cresta delle Curili, come viene chiamata in russo, forma il muro esterno del Mare di Okhotsk. Una volta il Giappone la usava per controllare l’accesso al Mare di Okhotosk, oggi lo fa strategicamente la Russia.

Maddalena Ingroia