L’esercito russo ha annunciato di aver schierato il suo terzo sistema missilistico di difesa costiera Bastion sulle isole Curili. La marina russa ha precedentemente schierato i sistemi Bastion con le loro controparti chiamate Bal sulle isole Iturup e Kunashir delle Curili nel 2016.
La Flotta del Pacifico della Marina russa ha sbarcato il sistema K-300 Bastion e il suo personale sull’isola di Matua per il monitoraggio 24 ore su 24 della zona circostante, riporta Interfax.
La Flotta russa del Pacifico ha eretto una speciale “città militare autonoma” sull’isola vulcanica disabitata per fornire la manutenzione operativa a Bastion, che ha una portata fino a 450 chilometri. Secondo Interfax, l’esercito russo ha precedentemente annunciato piani per costruire un campo d’aviazione per aerei da trasporto militare leggero e un punto base per le navi della marina russa su Matua.
Il Cremlino ha ribadito che la Russia è libera di schierare sistemi come il Bastion ovunque ritenga opportuno sul suo territorio.
Il Giappone ha protestato così come aveva fatto in precedenza per il dispiegamento di sistemi missilistici terra-aria S-300 nell’area. Il ministero della Difesa russo ha detto che il suo sistema di difesa aerea di grandi dimensioni S-300V4 è andato in servizio di combattimento su Iturup, una delle quattro isole Kuril detenute dalla Russia. Il governo giapponese ha definito “inaccettabile” il dispiegamento di S-300 della Russia su quelli che chiama i Territori del Nord: «Questo non è in linea con la posizione del Giappone sui Territori del Nord ed è inaccettabile», riporta la Tass.
Tokyo ha ripetutamente presentato proteste simili contro le esercitazioni militari russe e l’espansione di internet russo nell’area, che Mosca ha respinto.
L’S-300 è un sistema di difesa aerea mobile a lungo raggio, sviluppato negli anni ’70, che può rilevare, tracciare e distruggere missili balistici, missili da crociera e aerei. Il suo radar può distruggere obiettivi lontani fino a 150 chilometri, lanciando un missile ogni tre secondi, riporta The Moscow Times.
La disputa sulle Curili, che le truppe sovietiche catturarono negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, ha impedito a Russia e Giappone di firmare un trattato di pace formale per porre fine allo stato di guerra.
Anna Lotti