Pechino e Tokyo stanno pensando di rimandare la visita di stato del presidente cinese Xi Jinping in Giappone fino all’autunno, a causa della diffusione del coronavirus.
Stando a quanto riporta Scmp, che cita media giapponesi, la visita di Stato di Xi in Giappone era stata programmata per il 6-10 aprile e, se verrà effettuata, sarà la prima di un presidente cinese dopo quella di Hu Jintao nel maggio 2008.
«Anche se per il momento non ci sono cambiamenti nel programma, Giappone e Cina continueranno a comunicare strettamente tra loro, tenendo presente la necessità di avere un incontro produttivo», aveva detto il 29 febbraio il primo Ministro giapponese Shinzo Abe. Lo Yomiuri Shinbun, riporta però che Tokyo aveva già chiesto a Pechino di rimandare la visita di Xi.
Stando a Kyodo, poi, Giappone e Cina decideranno sulla questione durante questa settimana.
Una visita di Stato avrebbe incluso un incontro con l’imperatore Naruhito e un banchetto al Palazzo imperiale. Gli incontri con l’imperatore giapponese devono essere conclusi di solito con un mese di anticipo.
Abe aveva detto che non c’erano stati, al momento, cambiamenti nel programma della visita di Xi, aggiungendo: «Sarà la prima visita di un presidente cinese in un decennio, quindi dobbiamo essere in grado di mostrare risultati solidi. Da questo punto di vista, Giappone e Cina comunicheranno strettamente tra loro».
Ma una è presente una forte opposizione alla visita all’interno del governo e del Partito liberaldemocratico di Abe, perché restano questioni importanti che vanno dall’assertività marittima della Cina alla situazione dei diritti umani a Hong Kong.
Stando a Kyodo, a causa dell’epidemia di virus, i preparativi sarebbero in ritardo: un certo numero di riunioni preparatorie tra funzionari giapponesi e cinesi sono state annullate.
Non sarebbe ancora stato elaborato un documento politico sul futuro delle relazioni tra i due paesi che sarà pubblicato da Abe e Xi, and esempio.
Tommaso dal Passo