GIAPPONE. Nessun rinvio a causa del coronavirus per la visita di Xi Jinping

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Gli sforzi della Cina per controllare un’epidemia di coronavirus sono in una fase cruciale e le autorità devono impedire che l’epidemia si diffonda, questo è il concetto espresso dal presidente cinese Xi Jinping e lanciato dall’agenzia Xinhua il 5 febbraio. Il governo deve riferire le informazioni sull’epidemia di coronavirus in modo accurato e tempestivo, e prenderà provvedimenti contro le false informazioni relative al coronavirus, ha detto Xi. Nel frattempo l’agenda del presidente cinese prevede un viaggio, complesso già di suo in Giappone, ad aprile. 

Pechino e Tokyo dicono di essere in stretto contatto per preparare l’imminente visita di stato del presidente Xi Jinping in Giappone, nonostante le preoccupazioni che potrebbe essere rimandata a causa dell’epidemia di coronavirus.

La visita verrebbe effettuata mentre le relazioni tra i due paesi rivali si stanno politicamente riavviando; Xi dovrebbe visitare Tokyo all’inizio di aprile, con un vertice con il primo Ministro giapponese Shinzo Abe, un’udienza con l’imperatore Naruhito e un banchetto al Palazzo Imperiale.

Ma l’epidemia di virus ha sollevato dubbi sulla possibilità che il viaggio proceda come previsto, e stando a Kyodo, potrebbe essere ritardato.

Il governo nipponico ha smentito: tutto procede come previsto smentendo anche quanto la stessa Kyodo, secondo cui i due governi avevano rinviato una riunione collegata prevista per la fine di questo mese a Pechino, in modo che i funzionari cinesi potessero concentrarsi sulla gestione dell’epidemia di virus: «Non ci sono casi di rinvio, senza che sia stata fissata una data specifica per tale incontro», ha detto Yoshihide Suga, il capo di gabinetto del governo nipponico. La Cina ha anche detto che i preparativi per la visita di Xi stanno continuando, e il ministero degli Esteri di Pechino ha detto che i due Paesi sono rimasti in «stretta comunicazione».

Nel frattempo, il Giappone ha vietato l’ingresso ai cittadini stranieri che si sono recati nella provincia di Hubei entro due settimane dal loro arrivo nel Paese, e ha anche imposto un divieto di ingresso a chiunque abbia un passaporto cinese rilasciato a Wuhan, riporta Scmp.

La Cina è il secondo partner commerciale del Giappone e i turisti cinesi sono stati una fonte di reddito fondamentale per l’industria turistica giapponese. Il Giappone ha accolto circa 9,6 milioni di visitatori dalla Cina l’anno scorso, che hanno rappresentato un terzo della spesa turistica straniera nel paese del Sol Levante.

Antonio Albanese