FRANCIA bloccata: restano in sciopero i lavoratori del petrolchimico, adesioni anche da settore trasporti

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Non è servito a molto l’annuncio del colosso petrolifero e del gas TotalEnergies che intende distribuire “a tutti i (suoi) dipendenti nel mondo” un bonus equivalente a un mese di stipendio, mentre in Francia è colpita da uno sciopero nelle sue raffinerie. Tale “premio eccezionale”, scrive la società, sarà erogato a dicembre “previa pattuizione salariale” nelle società controllate interessate e sarà “limitato per stipendi elevati”, precisa il gruppo.

Potranno pagare questo bonus tutte le società partecipate al 100% da TotalEnergies e quelle possedute oltre il 50%, il cui management ha dato il proprio benestare.

Il più grande sindacato francese, la Confederazione Generale del Lavoro (CGT), ha annunciato il 14 ottobre, il proseguimento degli scioperi. Lo riporta Reuters.

Un portavoce della CGT ha abbandonato i colloqui con i dirigenti della compagnia petrolifera Total quando non hanno acconsentito a un aumento salariale per i lavoratori. «Abbiamo visto una mascherata. Chiaramente non ci sono offerte valide», ha detto ai giornalisti il ​​portavoce della CGT Alexis Antonioli.

I sindacati più moderati CFDT e CFE-CGC hanno stipulato un accordo con Total, che, se approvato, significherà un aumento del 7% dei salari e dei pagamenti dei bonus. La CGT, il 27 settembre, ha chiesto invece un aumento del 10% per il 2022, contro il 3,5% ottenuto a inizio anno, per compensare l’inflazione e sfruttare gli eccezionali profitti del gruppo.

Ricordiamo che in Francia gli scioperi dei lavoratori delle compagnie petrolifere Total Energies ed Esso-ExxonMobil sono in corso da tre settimane. A seguito delle proteste, si osserva carenza di carburante in una stazione di servizio su tre. A causa della mancanza di benzina in molte stazioni di servizio, ci sono code e situazioni di conflitto. A Parigi la benzina è razionata.

Si è anche saputo che i sindacati dei lavoratori delle ferrovie e dei trasporti parigini intendono aderire allo sciopero. Il presidente Emmanuel Macron, commentando queste circostanze, ha affermato che ciò «non ha nulla a che fare con la situazione in Ucraina», ma è stato causato da controversie interne a Total Energies ed Esso-ExxonMobil.

Luigi Medici