ETIOPIA. Prorogato lo stato d’emergenza

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Il parlamento dell’Etiopia ha rinnovato lo stato di emergenza, che era entrato in vigore lo scorso anno dopo una serie di massicce proteste anti-governative nel Paese del Corno d’Africa.

Il parlamento, riporta PressTv, ha approvato il 30 marzo una proroga di ulteriori quattro mesi alla misura emergenziale, che è stata dichiarata dal primo ministro Hailemariam Desalegn sei mesi fa.

«La Camera ha votato all’unanimità di estendere lo stato di emergenza», recita il comunicato ufficiale.

Nel comunicato vengono riportate anche le parole del ministro della Difesa Siraj Fegessa per il quale l’«estensione è necessaria in modo da rafforzare le relativamente buone situazioni di pace e sicurezza prevalenti nel paese».

L’estensione arriva comunque in mezzo a proteste continue contro il governo in alcune zone remote dell’Etiopia. Fegessa ha detto che quelli che continuano le proteste hanno cercato di trarre vantaggio dai conflitti etnici in Etiopia: «Ci sono ancora elementi anti-pace che sono attivi e che vogliono capitalizzare le controversie che sorgono tra le regioni del Paese», ha detto al parlamento.

L’Etiopia ha dichiarato lo stato di emergenza nel mese di ottobre 2016, dopo mesi di proteste di massa in diverse città e paesi. La misura era stata allentata, il 15 marzo, impedendo così alla polizia di effettuare arresti o di effettuare perquisizioni senza l’autorizzazione giudiziaria.

Il governo ha anche usato la forza per calmare la situazione visto che i gruppi per i diritti umani affermano che centinaia di persone sono state uccise nella repressione.

Le proteste in Etiopia hanno in gran parte preso di mira il partito di governo Eprdf, che detiene 546 seggi in Parlamento ed è stato al potere dalla caduta di Mengistu Haile Mariam nel 1991.

I manifestanti hanno effettuato attacchi contro le imprese straniere, soprattutto in Oromia, una regione vicino alla capitale Addis Abeba e focolaio di proteste anti-governative dal 2015. I residenti della zona, conosciuti come etnie Oromo, per lo più si sentono esclusi dalla politica e dal potere economico in Etiopia.

Lo stato di emergenza è il primo in Etiopia dal 1991. I partiti di opposizione hanno denunciato il provvedimento, dicendo che ha permesso al governo di reprimere il dissenso.

Maddalena Ingrao