ESTONIA. La società del marito della premier traffica con la Russia. Chieste dimissioni della Kallas

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Una società di logistica di proprietà di Arvo Hallik, marito del primo ministro Kaja Kallas, partito di governo Reform, ha realizzato lo scorso anno 1,1 milioni di euro spedendo bombolette spray e altri contenitori metallici nella Federazione Russa, seguiti da quasi 475.000 euro quest’anno.

Lo riferisce il quotidiano estone Eesti Paevaleht – Epl; secondo Epl, dall’inizio della guerra si tratta di circa 1,5 milioni di euro di entrate. Le rivelazioni secondo cui Stark Logistics, di cui Hallik detiene una quota del 24,8%, ha continuato a trasportare prodotti realizzati da Metaprint in Russia fino ad oggi e senza interrompere l’attività dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, hanno sollevato interrogativi.

Questa attività cozza con il messaggio della moglie, il premier Kallas, secondo cui tutti gli affari con la Federazione Russa, non solo delle aziende estoni, ma anche quelle di tutta Europa e Occidente, avrebbero dovuto cessare all’indomani dell’invasione, ha riferito ERR.ee.

Secondo quanto riportato dai media estoni, la Stark Logistics, la compagnia di trasporti, ha continuato a fare affari con la Russia dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina, nonostante le critiche del governo nei confronti delle aziende che lo hanno fatto, riporta BneIntelliNews.

Sempre la settimana scorsa, Kristjan Kraag, amministratore delegato di Stark Logistics, ha dichiarato a Err che la società aveva praticamente smesso di trasportare merci in Russia, anche se non aveva completamente accantonato le sue operazioni.

«I clienti in Estonia, i nostri partner di trasporto, hanno fatto marcia indietro. I nostri volumi sono diminuiti così tanto che siamo stati costretti a riorientare le nostre attività. Abbiamo invece camion diretti nei Paesi Baltici, in Scandinavia e in Polonia», ha detto Kraag ai media estoni la settimana scorsa.

I parlamentari del partito di centro dell’opposizione hanno guidato l’iniziativa di parlare con altre forze di opposizione del Riigikogu (il parlamento, ndr) su una mozione di sfiducia contro Kallas, che insiste di non essere a conoscenza dei dettagli degli affari di suo marito.

«I membri del gruppo Riigikogu del partito di centro ritengono che lo scandalo di Kaja Kallas abbia seriamente danneggiato la reputazione dell’Estonia», ha detto il 25 agosto il capogruppo e candidato alla presidenza del Centro, Tanel Kiik.

L’azienda in Russia destinataria delle spedizioni è di proprietà, tramite la società estone OU Pottala, di Emeri Lepp, direttore finanziario di Metaprint, l’azienda che produce gli articoli esportati.

Stark Logistics aveva precedentemente cercato di ridurre al minimo la sua attività commerciale che prevedeva spedizioni in Russia, secondo le sue dichiarazioni a Err e ad altri media in Estonia, affermando che queste erano solo un paio a settimana e che questa attività sarebbe cessata entro il mese prossimo.

Tuttavia, Epl ha scritto che questa impressione non è stata data dalla società partner di Metaprint in Russia, OOO Aeroprom, che al contrario ha lasciato intendere che desidera espandere le proprie attività.

OOO Aeroprom ha dichiarato in un rapporto pubblicato nel febbraio di quest’anno che: «Nel 2023, ci batteremo per continuare la produzione, aumentare il volume di produzione e aumentare i ricavi delle vendite, al fine di rafforzare la posizione economica dell’azienda».

OOO Aeroprom ha registrato ricavi leggermente più alti nel primo anno dell’attuale fase della guerra in Ucraina, il 2022, rispetto all’anno precedente, il che rende logico concludere che ha pagato almeno lo stesso importo alle casse statali russe, attraverso la tassazione, nel 2022 come nel 2021, contribuendo così ai fondi statali che potrebbero essere utilizzati per combattere la guerra contro l’Ucraina.

Hallik possiede la sua partecipazione del 24,8% in Stark Logistics tramite Novaria Consult OU, alla quale il primo ministro ha prestato 350.000 euro, come riportato all’inizio dell’estate. Apparentemente a scopo di investimento, viene riferito che questi fondi avrebbero dovuto essere utilizzati per costruire una nuova proprietà residenziale.

Recentemente, Hallik ha dichiarato di aver deciso di vendere la sua partecipazione in Stark Logistics e di ritirarsi dall’azienda: «Alla luce della copertura mediatica emersa, mi risulta che le mie attività commerciali, la partecipazione azionaria e il lavoro in Stark Logistics, una società che effettua servizi di trasporto dall’Estonia alla Russia per il nostro cliente AS Metaprint, hanno sollevato domande che, indipendentemente delle risposte, influenzeranno il lavoro di mia moglie», ha scritto Hallik, ha riferito Err.ee.

I media estoni continuano ad accusare di ipocrisia il primo Ministro, che ha chiaramente e coerentemente chiesto alle imprese in generale di sospendere tutte le attività legate alla Russia, se non lo hanno già fatto. Il contegno della premier estone siesta comunque indifferente alle accusa di traffici illeciti che coinvolgono.

Antonio Albanese

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