ECONOMIA. 2023: più difficile del 2020

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Il mondo economico finanziario sta cambiando, ma a quanto pare non tutti ne stanno prendendo atto. Non si tratta tanto e solo di una bolla finanziaria modello 2008, quando a causa dei mutui subprime e dei derivati si innescò il fallimento di interi istituti bancari e quindi aziendali e quindi un collasso finanziario a macchia di leopardo nel mondo. Qui si tratta di un nuovo paradigma che si sta facendo largo tra le macerie, in senso letterale.

Lo sconvolgimento arrivato dall’Operazione Speciale russa nei confronti dell’Ucraina ha messo in luce come le dipendenze nuocciono alla salute delle economie nazionali. La dipendenza dalla Cina ci ha lasciato senza prodotti per mesi e con il fermo delle navi e dei container ai porti, senza medicine, noi le abbiamo tolte ad altri paesi un cannibalismo in chiave moderna. Lasciando ancora una volta che i più deboli, anche se ridondanti di materie prime morisse a scapito dei più ricchi e aggressivi. Con l’attacco del 24 febbraio 2022 della Russia all’Ucraina abbiamo visto cosa succede a dipendere energicamente da qualcuno. Il danno oltre la beffa: stiamo passando dalla dipendenza del gas russo a quella del gas americano.

A livello sociologico e non solo le parole del ministro per gli Affari esteri russo Sergei Lavrov, dovrebbero essere prese molto seriamente: «La storia evolverà sempre. La storia non è finita. Siamo entrati nell’era del multipolarismo». Un dato che Stati Uniti ed Europa sembrano non voler accettare e gli Stati Uniti stanno mantenendo il punto a scapito dell’Europa che sarà la vittima di questa avidità mondiale. In termini economici questo si traduce in maggiori difficoltà economiche per il 2023. Addirittura di più di quanto abbiamo vissuto nel 2020.

Per esempio, Il debito pubblico francese supera i tremila miliardi di euro. La Francia si appresta a battere il suo record di debito pubblico nei prossimi giorni. Il deficit di bilancio del Paese è destinato a superare il trilione di euro, pari al 113% del PIL.

Saltando da un continente all’altro apprendiamo che le restrizioni imposte dal sistema di pagamento cinese Union Pay non si applicano alle transazioni con carte non in contanti effettuate dalle banche russe, hanno dichiarato i servizi stampa delle banche. In precedenza, il sistema di pagamento cinese Union Pay ha notificato alle banche russe l’introduzione di un limite ai prelievi di contanti dalle carte all’estero. Pertanto, il limite è stato introdotto per tutte le carte emesse dalle banche russe. I titolari di carta UnionPay non potranno prelevare più di 50 mila yuan al giorno o più di 500 mila yuan all’anno, o l’equivalente in un’altra valuta (il tasso di cambio ufficiale della Banca Centrale Russa al 29 dicembre – 10,1469 rubli per yuan).

Pensando sempre al nostro paradigma e all’avidità, in Kazakistan, secondo una nuova legge, verranno licenziati i funzionari le cui spese superano il loro reddito. In particolare, se la differenza tra le spese e le entrate di un funzionario supera i 1.000 MCI (1 MCI, cifra di calcolo mensile) – ci sarà una “sanzione fiscale”, il che significa che il 90% della differenza sarà restituito come multa amministrativa. Se questa differenza supera il reddito annuo del dipendente pubblico, verrà presa in considerazione una “sanzione di carriera”: la persona verrà squalificata dal servizio civile per tre anni per meriti negativi. Gli emendamenti stabiliscono l’ammontare delle sanzioni per l’arricchimento illecito dei dipendenti pubblici, delle persone equiparate e dei loro coniugi.

In Russia Putin ha firmato una legge che crea un sistema informativo assicurativo unificato in Russia. Oggi esistono diversi sistemi informativi distinti per i vari tipi di assicurazione, ognuno con le proprie regole. Il nuovo sistema conterrà informazioni su tutti i tipi di assicurazione, ad eccezione di quella medica e di quella statale obbligatoria. Il nuovo sistema automatizzato sarà gestito da una filiale della Banca di Russia. Non solo Putin ha firmato una legge che obbliga le banche e le istituzioni di microfinanza ad avvertire i russi dei rischi di credito a partire dal 1° gennaio 2024 se il rapporto di indebitamento del mutuatario è superiore al 50%.

Secondo Kristalina Georgieva, direttore generale del FMI, poco dopo che il Fondo ha presentato le sue previsioni aggiornate per ottobre 2022 ha dichiarato che le previsioni per il 2023 non sono rosee.

I tre principali motori di crescita dell’economia globale Stati Uniti, Cina ed Europa stanno rallentando contemporaneamente e l’inflazione a livello mondiale è diventata un pericolo chiaro e presente. Da un lato, la lotta all’inflazione deve essere una priorità, ma dall’altro i rialzi dei tassi delle banche centrali per contenere l’inflazione stanno rallentando ulteriormente l’economia, aumentando il rischio di una recessione globale.

Il tutto sullo sfondo della crisi energetica, esacerbata dal conflitto militare in Ucraina e descritta dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) come “la prima veramente globale” di tutte le crisi precedenti. L’aumento dei prezzi dell’energia aumenta il rischio di una nuova recessione e sostiene l’inflazione.

Graziella Giangiulio

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