COREA DEL SUD. L’economia sudcoreana vittima della tradewar Cina-Usa

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L’economia della Corea del Sud si è espansa al ritmo più lento degli ultimi dieci anni, ostacolata dalle prolungate tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina e dalla lentezza del mercato dei semiconduttori, ha detto ieri la banca centrale.

La dodicesima economia più grande del mondo è cresciuta del 2,0% nel 2019, in calo rispetto al 2,7% dell’anno precedente e la peggiore performance dal 2009 sulla scia della crisi finanziaria globale, riporta Afp. Il rallentamento della crescita rappresenta una sfida per il Sud, che ha goduto di un boom lungo decenni, ma dove una gioventù altamente istruito non trova lavoro e la frustrazione sociale sta crescendo a causa  delle disuguaglianze.

Il Presidente Moon Jae-in è stato criticato per una politica economica controversa, caratterizzata da un aumento della spesa pubblica e dal concetto di «crescita basata sul reddito», che ha visto il salario minimo aumentare di oltre il 30% in tre anni. Gli oppositori dicono che fa male a coloro che si vuole aiutare aumentando i costi del lavoro.

L’economia dipendente dal commercio ha subito un rallentamento «a causa di fattori come la diminuzione dei prezzi dei semiconduttori», ha detto la Banca di Corea in un comunicato. «Mentre la crescita dei consumi del governo si è espansa, gli investimenti in costruzioni e strutture si sono contratti, mentre la spesa per i consumi privati e la crescita delle esportazioni hanno subito un rallentamento», ha detto.

Sotto la pressione della guerra commerciale Cina-Usa, gli export sono cresciuti dell’1,5%, rispetto al 3,5% dell’anno precedente e alla più piccola espansione dal 2015. Le importazioni sono diminuite dello 0,6%. La crescita nel quarto trimestre è stata superiore al 2,2% su base annua, ha detto la Banca centrale, potenziata dalla spesa pubblica per compensare la crescita più debole dei consumi privati, che è aumentata dell’1,9% l’anno scorso, la più lenta degli ultimi sei anni.

L’amministrazione di Moon è destinata ad aumentare la spesa pubblica del 9,1% quest’anno e a spendere il 30% del suo budget per le infrastrutture nel primo trimestre, in vista delle elezioni parlamentari previste per aprile.

Maddalena Ingrao