CINA. Lo shuttle di Pechino passa i suoi test spaziali

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Secondo quanto riferito dai media statali e da altre fonti, la mini navicella spaziale segreta della Cina, risorsa unica che potrebbe svolgere un ruolo chiave nel supportare le future operazioni militari nello spazio, ha superato i test fondamentali.

Stando a quanto riporta, The Warzone ha riferito che la navicella cinese è atterrata su una pista non specificata situata nel deserto del Gobi dopo 276 giorni in orbita dopo essere stato lanciato il 4 agosto 2022. Nel servizio vengono citati diversi possibili siti di atterraggio per l’aereo spaziale, forse vicino al sito di test nucleari di Lop Nur, che è stato utilizzato in passato per il recupero degli aerei spaziali, o alla base di test e addestramento di Dingxin, che ospita regolarmente esercitazioni su larga scala dell’Esercito di Liberazione Popolare e dell’Aeronautica, riporta AT.

Pur non fornendo prove fotografiche o documentali, i media statali cinesi hanno presentato l’evento come un’importante pietra miliare nel programma spaziale del Paese, sottolineando che il viaggio dell’aereo spaziale è stato molto più breve di quello dell’analogo X-37B statunitense, che ha trascorso in orbita la durata record di 908 giorni.

I dati LeoLabs, mostrano che la navicella cinese si è agganciata o ha catturato un oggetto separato più piccolo in diverse occasioni durante la sua missione spaziale di 276 giorni. Dal suo lancio nell’agosto del 2022, la navicella cinese ha condotto diverse grandi manovre alzando l’altitudine, ha dimostrato di volare in formazione e si è autopropulso in quelle che sembravano essere due o tre missioni di aggancio o cattura. Mostrerebbe quindi notevoli capacità di manovra ravvicinata.

La navicella cinese presenta notevoli somiglianze fisiche con il veicolo spaziale statunitense X-37B. L’esercito cinese potrebbe utilizzarlo per lanciare satelliti in orbita, condurre missioni di ricognizione e svolgere altri compiti.

La navicella cinese potrebbe avere caratteristiche di progettazione che correggono le carenze dell’X-37B statunitense, per utilizzi militari e civili.

Il programma di aeroplani spaziali della Cina dimostra la volontà di competere con gli Stati Uniti e altri Paesi nel settore emergente del turismo spaziale, cerca di ridurre i costi per il lancio di satelliti e altri beni basati nello spazio e mira a utilizzare gli aeroplani spaziali per la manutenzione dei satelliti e come arma anti-satellite.

Pechino mira a occupare luoghi strategicamente importanti come la Luna per assicurarsi risorse energetiche e strategiche, accrescere il proprio prestigio nazionale, lo status internazionale, condurre ricerche che posizionino la Cina come leader mondiale nella tecnologia spaziale.

Antonio Albanese

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