CINA. Il triangolo geopolitico Mosca-Pyongyang-Pechino

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La Cina, preoccupata dall’intensificarsi della cooperazione militare della Corea del Nord con la Russia  potrebbe cercare di impedire che tale relazione interrompa la stabilità regionale a proprio vantaggio piuttosto che a vantaggio di Washington.

Si teme che la Corea del Nord possa ottenere dalla Russia tecnologia bellica che accelererebbe i programmi di sviluppo missilistico e nucleare di Pyongyang per creare una minaccia maggiore nella regione, riporta VoA.

La crescente belligeranza del leader nordcoreano Kim Jong Un ha esacerbato queste preoccupazioni. Ha ordinato al Paese di prepararsi ad occupare la Corea del Sud in caso di guerra e ha annullato la politica di riunificazione.

Kim ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin in Russia a settembre, forse per discutere delle munizioni che la Corea del Nord potrebbe fornire per sostenere la guerra della Russia in Ucraina in cambio dell’aiuto tecnico che Pyongyang potrebbe ricevere da Mosca per affinare le sue armi.

La Cina potrebbe temere che eventuali transazioni di armi tra Putin e Kim possano rendere la regione più instabile. La Cina vede la Corea del Nord come uno stato cuscinetto contro le forze statunitensi di stanza in Corea del Sud. Pechino ha cercato di mantenere questo status quo nella regione.

Pechino teme che se Pyongyang aumentasse le sue provocazioni utilizzando armi avanzate migliorate con la tecnologia russa, potrebbe scatenare risposte più forti da parte degli Stati Uniti. La Cina vede già come una minaccia il pacchetto di misure di deterrenza nucleare concordato da Washington e Seul nel vertice di aprile.

Ciò che Pechino vuole è evitare è che un’altra potenza faccia leva sulla Corea del Nord e crei un problema per la Cina nel nord-est asiatico. I cinesi preferiscono lo status quo a qualsiasi altra cosa.

Il vice ministro cinese degli Affari esteri Sun Weidong ha incontrato il ministro degli Esteri nordcoreano Choe Son Hui il 26 gennaio a Pyongyang, dove i due hanno concordato di “rafforzare la cooperazione tattica e tenere il passo l’uno con l’altro per difendere gli interessi fondamentali comuni”, secondo KCNA.

Il 30 gennaio, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu si sono incontrati a Mosca e hanno discusso un “accordo politico” e soluzione diplomatica” per “allentare le tensioni nella penisola coreana”, secondo il ministero degli Esteri russo.

Luigi Medici

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