Investire in Burundi

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BURUNDI – Bujumbura. Buoni i dati economico-finanziari dello stato dell’Africa centrale  al punto tale che secondo la Banca Mondiale è da considerare uno dei Paesi dove conviene investire.

Il nuovo rapporto della Banca Mondiale inserisce infatti Bujumbura tra i primi 10 posti in Africa Centrale, per la facilità nel fare affari e questo per il secondo anno consecutivo. Il paese ha istituito quattro riforme e normative in materia di avvio di un’impresa, permessi di costruzione, registrazione della proprietà, e commercio transfrontaliero.

Al primo posto nella classifica dei Paesi in cui investire in Africa Centrale rimane il Ruanda, distinguendosi per aver costantemente migliorato la condizione dal 2005. Il paese si è classificato al numero 52 a livello globale nella facilità di fare affari di 185 paesi. Il rapporto classifica Kenya, al numero 121 dietro l’Uganda e la Tanzania a 120 a 134. Burundi, nella classifica generale è ancora indietro a livello globale, al numero 159. Il rapporto Doing Business nella Comunità dell’Africa orientale del 2013 è stato pubblicato il 4 maggio e confronta regolamenti aziendali e individua le buone pratiche in tutta l’EAC in 10 aree coperte dalla Banca Mondiale e IFC congiunta rapporto Doing Business annuale globale. 

Nel frattempo la Banca Mondiale ha nominato Diariétou Gaye come nuovo direttore paese per il Kenya, Ruanda e Eritrea. Gaye, cittadino senegalese, assunto il suo nuovo incarico a Nairobi il 1 ° maggio, in sostituzione di Johannes Zutt, che si è trasferito in Bangladesh e Nepal. Gaye è entrato in Banca Mondiale nel gennaio del 1996 come economista paese anziano, dopo aver prestato servizio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze in Senegal. Da allora ha ricoperto diversi incarichi, tra cui il country manager per il Benin e il Togo.