BOLIVIA. Nuovo accordo sino-boliviano sul litio. Polemiche alle stelle

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Giovedì 18 gennaio è stato firmato un nuovo accordo tra la Yacimientos de Litio Bolivianos, YLB, di proprietà della Bolivia e il consorzio cinese CATL, BRUNP & CMOC, CBC, per installare un impianto pilota di carbonato di litio con tecnologia Direct Lithium Extraction, DLE, nella distesa salina di Uyuni e raggiungerebbe una produzione di 2.500 tonnellate all’anno dopo un investimento di 90 milioni di dollari.

Si è trattato del secondo accordo tra YLB e CBC dopo quello firmato il 20 gennaio 2023, per 1,4 miliardi di dollari, per l’installazione di due impianti industriali EDL con una capacità combinata di 25.000 tonnellate all’anno, riporta MercoPress.

La presidentessa della YLB Karla Calderón ha sottolineato che il nuovo accordo differisce dal precedente in quanto consiste nel verificare se “la tecnologia offerta dalla società CBC” per assicurarsi che la Bolivia “scelga una delle migliori tecnologie «Il Paese sudamericano deve sapere” che questo impianto industriale può essere realizzato», ha spiegato Calderón mentre i deputati dell’opposizione hanno messo in dubbio il fatto che nessuno degli accordi firmati finora, del valore di 3,34 miliardi di dollari, sia stato concluso. pubblico.

Il deputato José Guillermo Benavides ha affermato che “gli annunci sono propaganda” e ha accusato il governo di “sperimentare con aziende cinesi” mentre “consegna le risorse boliviane ai cinesi senza sapere se la tecnologia funziona”.

Il suo collega deputato dell’opposizione Juan José Tórrez ha sottolineato che prima era stata annunciata l’installazione di quattro impianti di industrializzazione del valore di 2,8 miliardi per produrre 100mila tonnellate di litio, ”ma ora si parla del fatto che siamo nella fase pilota; lo portano come qualcosa di segreto”. Ha spiegato anche che gli accordi sono stati firmati perché i contratti richiedono l’approvazione del Potere Legislativo.

D’altro canto, la deputata filogovernativa Elsa Alí ha elogiato questi accordi e ha insistito sul fatto che fossero vantaggiosi per il suo Paese. Ha ammesso, tuttavia, che c’era “una mancanza di comunicazione”.

Un briefing da parte di Calderón è previsto per il 21 febbraio, è stato inoltre annunciato.

Lucia Giannini

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