ARGENTINA. Buenos Aires ottiene fondi per il gasdotto Kirchner

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L’Argentina ha ottenuto un prestito di 840 milioni di dollari dalla Banca di Sviluppo dell’America Latina, Caf, che sarà in gran parte destinato alla costruzione del gasdotto “President Néstor Kirchner”.

L’accordo è stato raggiunto durante un incontro a Santiago del Cile tra il ministro dell’Economia argentino Sergio Massa e il consiglio di amministrazione della Caf, compreso il presidente Sergio Díaz Granados, riporta MercoPress.

Circa 540 milioni di dollari saranno utilizzati per il progetto “Reversion of the Northern Gas Pipeline – Complementary works to the President Néstor Kirchner Gas Pipeline, che porterà il gas nel nord dell’Argentina, garantendo la fornitura di gas alle case e alle industrie”, le autorità argentine detto in un comunicato. Altri 300 milioni di dollari saranno utilizzati per finanziare un programma per persone con disabilità, da erogare immediatamente.

«L’Argentina sta svolgendo, nell’ambito dello sviluppo di una matrice energetica di transizione, un lavoro molto importante che ci consente di sfruttare la seconda riserva mondiale di gas di scisto come risorsa, non solo per gli argentini, ma aspiriamo a trasformarlo in uno strumento per rafforzare la nostra matrice energetica per Cile, Bolivia, Brasile e Uruguay», ha affermato il Ministro Massa.

Questi strumenti «consentono di finanziare opere come queste per 15 anni consentono a Cile, Argentina, Bolivia, Brasile e Uruguay di accedere a uno dei prodotti, una delle più grandi riserve mondiali di gas, per avere energia di transizione economica per lo sviluppo del nostro industrie», ha aggiunto.

Il gasdotto “President Néstor Kirchner” aiuterà l’Argentina a invertire il flusso di importazione di gas che ora acquista dalla Bolivia e a diventare un esportatore.

Nel frattempo e nonostante l’arrivo di nuova valuta estera, la Banca centrale argentina (BCRA) ha venduto le riserve martedì per tenere a bada il tasso di cambio al costo di un deficit di 129 milioni di dollari finora questo mese e di oltre 1,18 miliardi di dollari nel 2023.

Il tasso di cambio ufficiale è salito di 23 centesimi e ha chiuso in media a 206,90 AR$, mentre il dollaro blu (nome dato alla valuta degli Stati Uniti nel mercato parallelo o illegale) non ufficiale ha approfondito il suo declino scavalcando la soglia di AR$370 verso il basso. Tuttavia, esperti anonimi citati dai media di Buenos Aires hanno avvertito che «ogni giorno che passa, il blu è più vicino a salire a AR $ 400».

Una possibile spiegazione dietro il calo del dollaro blu è stata l’annuncio della conversione del debito in pesos concordata da Massa e da alcuni enti finanziari.

Maddalena Ingrao

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