ASIA PACIFICO. L’India globale rischia di perdersi dietro le ombre

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L’India sta assumendo un nuovo ruolo geopolitico dirigenza strategica nell’area indopacifica, verso una ampia serie di paesi che hanno esigenze contrastanti a volte. Nuova Delhi è membro dei Brics, dialoga con gli States e vuole assumere il ruolo di guida del Sud Globale.

Il primo Ministro indiano Narendra Modi sta effettuando il suo tour diplomatico nell’area Asia-Pacifico: ha iniziato il 19 e terminerà il 24 maggio.

La prima tappa di Modi è stata Hiroshima, in Giappone, dove è stato invitato speciale al G7. Il Giappone, in qualità di detentore della presidenza del G7, ha ospitato anche Australia, Brasile, Comore, Isole Cook, Indonesia, Repubblica di Corea e Vietnam come “invitati speciali”. Si trattava di una folla eterogenea che non aveva molto senso come leader dell’ordine mondiale.

L’entusiasmo dell’India era dovuto a due fattori: in primo luogo, l’opportunità per Modi di avere interazioni prolungate con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in diverse località distribuite nell’arco di un’intera settimana, a Hiroshima, Papua Nuova Guinea e Sydney. In secondo luogo, il Dialogo Quadrilaterale sulla Sicurezza, Quad, avrebbe dovuto tenere un vertice a Sydney, in Australia, dove l’India vedeva l’opportunità di presentarsi come “contrappeso” alla Cina.

Tuttavia, l’implosione al rallentatore dell’economia statunitense preoccupa Biden, che ha ridotto il suo tour in Asia a un fine settimana per rientrare in fretta e furia a Washington entro domenica e riprendere il lavoro nello Studio Ovale per sostenere il dialogo e le trattative nelle estenuanti trattative sul tetto del debito tra l’Amministrazione e i legislatori Repubblicani. Inoltre, la rinuncia al vertice Quad avrebbe trasmesso un segnale sbagliato. Per questo motivo, i diplomatici hanno trovato un modo per inserire un “meeting” sostitutivo, più una “photo opportunity” del Quad a Hiroshima; possibile grazie alla natura fluida del gruppo.

La cancellazione – sostituzione del meeting Quad ha scatenato le reazioni cinesi sull’inefficacia di questo gruppo di lavoro. Inoltre ha dimostrato la gravità della crisi interna statunitense e lo sgretolamento della credibilità statunitense. Grossi danni di immagine ed economici per la stessa Australia che aveva “accantonato” 23 milioni di dollari australiani per i costi di accoglienza del vertice del Quad. Seppur apparentemente forte nelle sue posizioni, il G7 appare sempre più lo specchio di un mondo, di un ordine che non esiste più.

In poche parole, mentre la diplomazia cinese è attiva nel Pacifico occidentale, strategicamente importante, gli Stati Uniti oltre a perseguire la propria agenda, sembrano incoraggiare il “nuovo player”, cioè l’India, a seguire la loro ombra e l’India stessa, percependo la sua rinnovata importanza strategica, sta invece scegliendo di perdersi in una serie di incontri internazionali che dilapidano energia politica internazionale senza dare un priorità geopolitica e geoeconomica alla sua presenza.

Il viaggio di Biden nelle isole del Pacifico era atteso come un gioco di potere nel confronto di Washington con la Cina; Washington ha quindi firmato, Biden assente, il patto di difesa con Port Moresby, riesce a essere presente con la propria agenda al Quad, sempre Biden assente, e al G7, seppure in crisi, è riuscito ad imporre la sua agenda.

Ma l’India, paese Brics e nuovo attore geopolitico globale?

Il governo Modi è già coinvolto nelle complesse questioni di sicurezza marittima dell’Oceano Indiano, e lo è da protagonista. Il suo Sud Globale, che ricorda molto la conferenza di Bandung del Novecento, sta iniziando ad essere un soggetto politico di tutto rispetto, e Nuova Delhi ne è la guida alla luce del peso politico strategico che possiede. Anche nel confronto diretto con la Cina.

All’interno del paese, l’Amministrazione Modi sta cercando di affrontare diverse sfide, economiche e sociali di scala elevata, alla luce del suo primo posto globale per popolazione, e una sovraesposizione internazionale, rischierebbe di vanificare l’intera azione del premier Modi alla luce delle nuova contrapposizioni globali.

Antonio Albanese

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