
Continua il processo di diversificazione economica applicata dal principe saudita Mohammed bin Salman. L’Arabia Saudita, infatti, punta a diventare una delle 10 migliori destinazioni di viaggio al mondo nel 2024
Intervenendo al Forum Manafea a Medina, il ministro Ahmed Al-Khatib ha sottolineato che il Regno Saudita è ben posizionato per raggiungere questo obiettivo.
Il ministro ha inoltre osservato che alla fine del 2023 la quota del settore nel prodotto interno lordo era pari a circa il 5%. Il Regno ora mira ad aumentare questa cifra al 10% entro il 2030.
Al-Khatib ha inoltre osservato che attualmente ci sono 940mila posti di lavoro nel settore del turismo nel Regno, con l’intenzione di creare 1 milione di posti di lavoro entro il 2030.
I commenti del ministro riflettono la strategia turistica nazionale dell’Arabia Saudita, che mira ad attirare più di 150 milioni di visitatori entro il 2030. Al primo posto c’è il turismo religioso ma si sta facendo avanti con forza anche il turismo culturale e paesaggistico. Come i viaggi in mongolfiera.
Tra gli altri obiettivi anche aumentare gli accordi di libero scambio attraverso i paesi del GCC che proprio in questi giorni hanno avviato i colloqui con la Turchia.
I paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo e la Turchia hanno deciso di avviare i negoziati su un accordo di libero scambio per rafforzare ulteriormente i legami economici. Il segretario generale del GCC Jasem Al-Budaiwi ha sottolineato il desiderio comune degli stati di espandere il commercio, gli investimenti e la cooperazione.
I recenti accordi con la Corea del Sud e il Pakistan, nonché i negoziati in corso con il Regno Unito, evidenziano la strategia per una maggiore cooperazione in futuro. Si prevede che il blocco del Golfo raggiungerà una zona economica con un PIL di 3mila miliardi di dollari entro il 2030 e di 6mila miliardi di dollari entro il 2050.
Maddalena Ingrao