L’emiratina Masdar sta puntando all’Albania per progetti di energia rinnovabile su grande scala in un accordo che potrebbe trasformare il panorama energetico del paese balcanico.
In partnership con la società elettrica statale albanese, Kesh, Masdar ha firmato un accordo preliminare per sviluppare una serie di progetti solari, eolici e ibridi, potenzialmente integrati con l’accumulo di batterie. Il progetto mira ad aiutare l’Albania a diventare più indipendente dal punto di vista energetico, ridurre la dipendenza dalle importazioni di carbone e aumentare la sua produzione di energia rinnovabile sia per uso interno che per l’esportazione nei paesi limitrofi, riporta BneIntelliNews.
Il presidente di Masdar, Sultan Al Jaber, ha affermato che la collaborazione sfrutterà l’esperienza degli Emirati Arabi Uniti in materia di energia pulita e le risorse naturali dell’Albania per fornire energia più efficiente e con minori emissioni. L’Albania, che attualmente dipende fortemente dall’energia idroelettrica, spesso si rivolge alle nazioni vicine alimentate a carbone per l’elettricità, soprattutto durante i periodi di siccità. Per raggiungere il suo obiettivo di raggiungere il 54,4% di energia rinnovabile entro il 2030, l’Albania vede questa partnership come un passo importante.
Belinda Balluku, vice premier albanese, ha definito l’accordo un “momento significativo” per le ambizioni rinnovabili dell’Albania e per il rafforzamento dei legami con gli Emirati Arabi Uniti. La partnership riflette anche la strategia più ampia di Masdar per aumentare la sua capacità di energia rinnovabile da 20 GW ad almeno 100 GW a livello globale entro il 2030, con i Balcani come obiettivo chiave.
Masdar si sta espandendo in modo aggressivo nei mercati internazionali. In Uzbekistan, ha recentemente firmato un accordo per sviluppare un parco eolico da un gigawatt, che dovrebbe alimentare 300.000 case e creare 1.000 posti di lavoro durante la costruzione.
In Europa, la società sta anche acquisendo e finanziando attivamente asset rinnovabili: da una quota importante negli asset solari della società di servizi spagnola Endesa all’acquisizione della società greca di energie rinnovabili Terna Energy per 3,2 miliardi di euro.
Lucia Giannini
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