ALBANIA-REGNO UNITO. Accordo sul trasferimento di detenuti

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L’hot-topic della settimana scorsa per quanto riguarda l’Albania è sicuramente l’accordo con la Gran Bretagna sui prigionieri. Gli inglesi pagheranno all’Albania 5 milioni di euro all’anno per riprendersi 200 carcerati più pericolosi oltre alla ristrutturazione delle carceri, la sicurezza extra, i laboratori, le attrezzature per la riabilitazione e la formazione delle guardie. La mossa fa parte di una più ampia campagna per espellere gli albanesi imprigionati per crimini nel Regno Unito di Rishi Sunak.

Dopo un periodo turbolento delle relazioni fra l’Albania e il Regno Unito, principalmente a causa dei migranti irregolari che arrivano massicciamente sulle coste inglesi in prevalenza albanesi, ora la situazione sembra essersi risolta e la diplomazia e la cooperazione sono più attive e proficue che mai con diversi incontri, visite fra alti funzionari governativi nel giro di pochi giorni, proclami, sostegno e supporto reciproco.

Il tutto è partito con la recente visita ufficiale del ministro della Difesa, Niko Peleshi, in Gran Bretagna, dove è stato ricevuto dal Segretario di Stato alla Difesa Ben Wallace, e si è espresso il sostegno alle Forze Armate albanesi e la disponibilità all’intensificazione di questa cooperazione nel quadro dell’Alleanza, ma anche nel quadro della cooperazione bilaterale e regionale. Poi era stata la volta dell’incontro di Peleshi con il Ministro di Stato, Baronessa Goldie DL, nel quale i due hanno firmato la Dichiarazione congiunta sull’aumento della cooperazione bilaterale nel campo della difesa, un documento che mira a rafforzare la cooperazione in corso, identificare nuove aree di cooperazione per affrontare le sfide e adattarsi alle nuove innovazioni che il tempo porta e all’ambiente sempre più competitivo e complesso, nonché i ministri hanno riaffermato un maggiore impegno per la sicurezza dei Balcani occidentali e del fianco meridionale della NATO e la determinazione a continuare a contribuire alla sicurezza internazionale.

Allo stesso modo, in patria, il neo Ministro dell’Interno Taulant Balla ha incontrato l’Ambasciatore UK Alastair King-Smith, il quale ha espresso le congratulazioni per il nuovo incarico a nome di Suella Braverman, Ministro dell’Interno del governo britannico. Si è anche discusso degli ambiti di cooperazione tra i due Paesi e, in particolare, una collaborazione ancora più stretta in materia di sicurezza pubblica, lotta alla criminalità organizzata e all’immigrazione clandestina. La stessa Braverman, in seguito, ha affermato di aver comunicato con Balla e che è stato concordato tra le parti di intensificare le strette relazioni tra i due Paesi per raggiungere obiettivi comuni, tra cui l’immigrazione clandestina, la corruzione e la criminalità organizzata.

Si è poi arrivati alla notizia in primo piano: l’accordo sui condannati. Il Consiglio dei ministri ha approvato, il 26 luglio, in linea di principio l’attuazione dell’accordo tra l’Albania e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord per il trasferimento dei prigionieri albanesi.

La proposta è stata avanzata dal ministro della Giustizia, Ulsi Manja, mentre la decisione approvata è entrata immediatamente in vigore. Come anticipato, la Gran Bretagna pagherà all’Albania 5 milioni di euro (4,4 milioni di sterline) all’anno, in base all’accordo ratificato, per riprendersi 200 dei suoi prigionieri più pericolosi (36,5 euro al giorno per detenuto per l’intera durata della pena), per pagare anche la ristrutturazione delle carceri, la sicurezza extra, i laboratori, le attrezzature per la riabilitazione e la formazione delle guardie. Inoltre, ci sarà un gruppo di controllo congiunto per prevenire il maltrattamento dei prigionieri. Il governo albanese produrrà un rapporto annuale sui detenuti e sulle loro condizioni, mentre il governo del Regno Unito manterrà il diritto di effettuare controlli fisici.

Ogni paese può rescindere l’accordo con un preavviso scritto di due mesi. Tra i 200 da trasferire ci sono 17 ergastolani, 15 assassini che saranno rimossi per scontare i restanti decenni della loro pena nelle carceri albanesi, oltre a otto stupratori. Il Ministero della Giustizia GB ha affermato che l’accordo farebbe risparmiare denaro ai contribuenti, perché costa quasi 40.000 sterline all’anno per ospitare un prigioniero in Inghilterra e Galles. Il governo inglese ha chiesto garanzie che i diritti umani dei prigionieri albanesi saranno protetti, mentre gli albanesi hanno chiesto che vengano pagati per ogni gruppo “di massa” prima di accettare il successivo gruppo di criminali. Il ministro della Giustizia albanese, Ulsi Manja, ha fornito dettagli sull’accordo sul trasferimento dei detenuti tra il Regno Unito e l’Albania, svelando 3 punti cardine. In primo luogo, il prigioniero dovrà acconsentire al suo trasferimento. Qui le uniche eccezioni sono i casi in cui la giustizia britannica ha dato la decisione di espellere il prigioniero dal Paese. Il secondo punto di questo accordo riguarda la conversione della sentenza, in cui il tribunale albanese entrerà a farne parte, sottolineando che non ci sarà alcuna elusione della pena per qualsiasi persona trasportata dalla Gran Bretagna in Albania. Il momento del trasferimento dei detenuti sarà diverso per tutti, in quanto influisce sul processo giudiziario e sulle capacità che saranno nelle carceri albanesi.

Infine, in base a un accordo separato, anche i criminali albanesi vengono rilasciati fino a un anno prima e ricevono sovvenzioni per il reinsediamento di 1.500 sterline se accettano di essere deportati e non tornare mai più nel Regno Unito. La loro rimozione contribuirà ad alleviare la crisi dovuta al sovraffollamento delle carceri, che ha costretto il Ministero della Giustizia a trattenere i colpevoli nelle celle della polizia e consentire il rilascio anticipato di centinaia di delinquenti soggetti al coprifuoco domiciliare.

Paolo Romano

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