
Il 9 novembre, con il Trattato per la Costituzione della Comunità di Polizia d’America, Ameripol, è stata creata una nuova organizzazione per la cooperazione dele forze di polizia nel continente americano che agirà in linea con i criteri dell’Interpol.
Stando ad Agencia Brasil, a firmare il documento c’erano Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Haiti, Honduras, Panama, Paraguay, Repubblica Dominicana e Uruguay. Sebbene Ameripol esista dal 2007 e sia composta da 30 paesi, ora è stata formalizzata con una costituzione legale. Il quartier generale di Ameripol sarà a Bogotà.
Il ministro della Giustizia brasiliano Flávio Dino ha sottolineato che Ameripol punterà su Internet per frenare le azioni delle organizzazioni criminali. “La cooperazione transnazionale non è una scelta, è un’imposizione”, ha affermato durante la cerimonia a Brasilia.
Secondo il direttore generale della polizia federale brasiliana Andrei Rodrigues, Ameripol diventerà il terzo blocco di polizia più grande al mondo, dietro Interpol ed Europol.
Il nuovo trattato consente lo scambio di informazioni, la creazione di squadre investigative comuni e accordi con altri blocchi di polizia internazionali, come l’Interpol, nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale.
Rodrigues, il nuovo segretario generale di Ameripol, ha anche sottolineato che ci sono piani per istituire unità antidroga e altre squadre per combattere la tratta di esseri umani e il traffico di immigrati rispettivamente in Brasile e Colombia, nonché un ufficio per i diritti umani, da istituire in Brasile. Dicembre e una rete virtuale contro il terrorismo, il radicalismo violento e i crimini d’odio.
Il capo della polizia ha inoltre affermato che l’organizzazione «fornirà a tutti i paesi e alle forze di polizia del nostro continente le necessarie basi legali, capacità tecnologica e mezzi operativi adeguati per combattere la criminalità organizzata transnazionale e il terrorismo».
Il presidente pro-tempore di Ameripol, Andrés Severino dell’Argentina, ha sottolineato che lo scambio di informazioni sarà essenziale per superare le differenze culturali e geografiche e garantire l’integrazione delle forze di sicurezza dei paesi.
Maddalena Ingrao