VENEZUELA. Le cifre del collasso economico

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La crisi economica del Venezuela sta deflagrando; le forze economiche che hanno stimolato le proteste dell’anno scorso contro il regime di Maduro hanno accelerato la loro corsa, e molti venezuelani non solo non possono permettersi il cibo, ma spesso anche non hanno i soldi per pagarlo.

Per i venezuelani, l’iperinflazione del paese ha un impatto gravissimo sulla vita quotidiana. Secondo Cnn Money, i cittadini di Caracas fanno code di ore di attesa fuori dalle banche per avere la loro indennità giornaliera, che vale sempre meno ogni giorno. I venezuelani sono costretti a lottare con indennità giornaliere di prelievo del tutto arbitrarie. Il programma di assistenza governativa del paese dà ai cittadini pacchi di beni essenziali a prezzi agevolati. Quei beni sono stati ridimensionati in dimensioni e qualità poiché gli investimenti stranieri in Venezuela sono crollati, ma costano ad ora 30.000 bolivar ciascuno.

Bloomberg poi osserva che, secondo l’Indice Cafe con Leche, il prezzo di una tazza di caffè a Caracas è passato da 5.500 bolivar a 45.000 bolivar in sole 12 settimane. Questo ritmo, se non si attenua, indica un tasso di inflazione annualizzato del 448,025%.

Il blog Axios rirpota poi, che il Pil del Venezuela si è ridotto del 40% in termini pro capite dal 2013 al 2017 – e questo è basato su stime poiché Maduro ha smesso di fornire dati economici nel 2015. Un recente deposito presso la Sec da parte del governo venezuelano ha indicato che la sua economia aveva subito una contrazione del 16,5% nel solo 2016.

Per peggiorare le cose, il declino della produzione petrolifera del Venezuela e la diminuzione della domanda globale di esportazione principale del Venezuela ha portato ad un calo del 51% del reddito nazionale dal 2013 al 2017. Il salario minimo è diminuito dell’88% tra il 2012 e il 2017 rispetto al tasso di cambio del mercato nero.

I venezuelani che hanno quel salario minimo non possono permettersi di sfamare una famiglia di cinque persone, anche quando il loro intero reddito è dedicato all’acquisto dei cibi più economici disponibili.

La povertà in termini di reddito è balzata all’82% nel 2016, con un aumento sconvolgente dal 48% del 2014.

Graziella Giangiulio