Privacy on line negli USA

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 01/12/2014. Un nuova ricerca del Pew Research Center getta una luce inquietante sulla proprietà dei dati personali in rete.

Molte persone negli Stati Uniti dicono di aver perso il controllo su come vengano utilizzati i propri dati personali, secondo il sondaggio Pew, pubblicato recentemente. Più del novanta per cento degli americani, infatti, sentono di aver perso il controllo su come i loro dati personali vengano raccolti e utilizzati dalle aziende, in particolare per scopi pubblicitari.
L’ottanta per cento ha espresso preoccupazione su come società pubblicitarie possano acceder sui dati condivisi attraverso i siti di social media.
L’indagine, che ha intervistato 607 adulti, affronta i punti di vista degli americani verso la privacy dopo il caso Snowden del 2013: la maggior parte degli intervistati ha detto che la gente dovrebbe essere preoccupata dal fatto che il governo ascolti le telefonate o visualizzi le comunicazioni online dei cittadini così come abbia accesso ad altri dati sensibili. Oltre alla pervasiva vigilanza del governo, i risultati riflettono anche l’atteggiamento della gente davanti alla crescente sofisticazione pubblicitaria in Internet che monitora le abitudini e le propensioni degli utenti internet. Le aziende stanno diventando più “furbe” nel tracciare il comportamento online delle persone attraverso diversi dispositivi: Google e Facebook stanno perfezionando le tecniche pubblicitarie on line. Il sistema Atlas recentemente rilanciato di Facebook consente agli inserzionisti di utilizzare i dati di dei membri Facebook per promuovere acquisti.