Ue – Singapore: presentato il testo dell’accordo di libero scambio

96

BELGIO – Bruxelles 25/09/13. L’Unione Europea e Singapore hanno rilasciato pochi giorni fa il testo di un vasto accordo bilaterale di libero scambio. Per l’Unione, si tratterebbe del primo trattato di questa portata siglato con una realtà economica del Sudest Asiatico; capace in prospettiva di disegnare un percorso di intese commerciali con altri paesi della regione.

 

La presentazione della bozza, immediatamente successiva ad un’intesa preliminare, è il risultato della negoziazione tra gli emissari della Commissione Europea e i rappresentanti del Governo di Singapore. Va inoltre sottolineato come nel dicembre 2012 il Commissario europeo per il commercio Karle De Gucht avesse previamente siglato un accordo con il Ministro per il commercio e l’industria di Singapore Lim. Il consolidamento ricevuto dalla recente intesa, lascia pertanto intravedere un proficuo avanzamento dei negoziati; ferma restando la clausola che esclude ogni pregiudizio in eventuali ripensamenti unilaterali nell’approvazione del trattato. Condizione che viene incontro all’Unione, in quanto in caso di accordi di libero scambio è sempre necessaria una ratifica a votazione plenaria del Parlamento Europeo. Approvazione che arriverebbe al termine di un percorso che vede la previa traduzione della bozza nelle 24 lingue dell’Unione, la disanima formale della Commissione Europea e l’approvazione del Consiglio dei Ministri dell’Unione.

Nel senso auspicato, lo scenario economico prospettato dalla Direzione Generale per il Commercio della Commissione, vedrebbe nei prossimi 10 anni una crescita delle esportazioni europee verso Singapore pari a circa 1,4 miliardi di euro; a fronte di un aumento delle importazioni attorno ai 3,5 miliardi di euro, incluse le importazioni provenienti da multinazionali europee con sede legale a Singapore. Esaminando le rispettive ricadute positive sui Pil, l’Unione potrebbe avere un incremento di 550 milioni di euro; mentre il partner del Sudest Asiatico, di circa 2,7 milioni.

Va infine tenuto in considerazione il quadrante geografico-economico regionale e la prospettiva che l’accordo bilaterale di libero scambio amplierebbe. Singapore è infatti il principale partner commerciale dell’Unione Europea tra i paesi dell’ASEAN; mentre, l’Unione nel 2012 ha rappresentato per Singapore il secondo blocco economico per volume degli scambi, dopo la vicina Malesia. Il tutto, con un surplus sulla bilancia commerciale dell’Unione – in parte compensato dalla prevalente importazione di servizi dal Sudest Asiatico – di circa 4,5 miliardi di euro. In quest’ottica di sviluppo l’Unione sta attualmente implementando negoziati per accordi di libero scambio con altri paesi membri dell’ASEAN, quali la Malesia, il Vietnam e la Tailandia. Quest’ultimi con una classe media in forte ascesa e dei modelli economici caratterizzati da una dinamica crescita; in grado di configurarsi come mercati chiave per esportatori europei, che nell’eventualità considererebbero il trattato di libero scambio con Singapore un valido precedente da emulare.