GERMANIA. Nuovi limiti per l’intelligence tedesca

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La Corte costituzionale tedesca ha stabilito martedì scorso che il monitoraggio del traffico Internet di cittadini stranieri all’estero da parte dell’agenzia di intelligence Bnd viola in parte la costituzione.

Il governo tedesco deve elaborare una nuova legge che disciplini i suoi servizi segreti, dopo che la più alta corte del paese ha stabilito che l’attuale pratica di monitorare le telecomunicazioni dei cittadini stranieri a piacimento viola la libertà di stampa sancita dalla costituzione e la privacy delle comunicazioni, riporta Dw.

La sentenza ha affermato che anche i non tedeschi sono tutelati dai diritti costituzionali della Germania e che l’attuale legge manca di una protezione speciale per il lavoro di avvocati e giornalisti. Ciò valeva sia per la raccolta e l’elaborazione dei dati, sia per la loro trasmissione ad altre agenzie di intelligence. Diversi giornalisti stranieri, così come i sindacati dei giornalisti tedeschi e l’Ong Reporter Senza Frontiere, avevano messo in discussione la legge sul Bnd, che stabilisce ciò che il servizio di intelligence tedesco all’estero, il Bnd appunto, può e non può fare.

Un emendamento del 2017 ha di fatto legalizzato ciò che il Bnd ha fatto comunque: monitorare le telecomunicazioni in tutto il mondo, indipendentemente dai sospetti. L’emendamento è stato introdotto sulla scia delle rivelazioni sulla portata e il potere dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Nsa, da parte dell’informatore Edward Snowden. 

Ma secondo un documento riservato pubblicato da Der Spiegel e poi dall’emittente pubblica bavarese Br, la BND ha cercato di auto-regolare il tipo di comunicazioni tra i cittadini tedeschi che potrebbe intercettare, sulla base della nuova legge. 

Fino ad ora, prosegue Der Spiegel, la Bnd aveva considerato monitorare i cittadini stranieri che vivono al di fuori della Germania essenzialmente un gioco leale, in quanto ritenevano di non essere protetti dalla costituzione tedesca. Nel corso di un’audizione tenutasi a gennaio, Helge Reinhold Braun, capo di gabinetto della cancelliera Angela Merkel, aveva sostenuto che il controllo delle comunicazioni era vitale per prevenire attacchi all’estero contro l’esercito tedesco. Ha aggiunto che la legge sul Bnd comprendeva «misure di protezione e di controllo globali» che erano uniche nel loro genere.

La questione giuridica fondamentale era se i cittadini stranieri in altri Paesi fossero coperti dalla costituzione tedesca, la Legge fondamentale, che tutela i diritti umani, la privacy della corrispondenza e delle comunicazioni.

La Corte costituzionale ha detto che il governo ha tempo fino alla fine del 2021 per modificare la legge sul Bnd.

Lucia Giannini