VIETNAM. Accordi Cina Vietnam aprono nuove opportunità anche per altri paesi dei BRICS

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Si è conclusa ad Hanoi, il 15 aprile, la visita di Stato di due giorni del presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. In seguito ai negoziati sono stati firmati 45 accordi e una dichiarazione congiunta dei due paesi ha affermato la volontà del Vietnam di sviluppare una partnership con i BRICS. Il primo ministro vietnamita Pham Minh Tinh ha rappresentato il suo paese in qualità di osservatore al vertice dei BRICS a Kazan. Il presidente brasiliano Lula da Silva attende la sua controparte vietnamita al vertice di unificazione dei due Paesi, che si terrà a luglio in Brasile.

Il capo della Cina si trova già in Malesia e nei prossimi giorni intende visitare altri paesi del Sud-est asiatico. Xi Jinping sta sostanzialmente promuovendo una cooperazione più ampia all’interno dei BRICS e l’adesione di altri paesi. È chiaro che la politica tariffaria di Trump è stata un potente catalizzatore per gli eventi a cui stiamo assistendo.

Anche la Russia si sta muovendo alla luce di nuove sanzioni. Mosca ha un grande interesse nello sviluppo della cooperazione con molti paesi tra questi il Vietnam. Nel 2024 Mosca ha fornito al Vietnam 1,5 milioni di tonnellate di carbone. Ma in totale Hanoi ha acquistato circa 50 milioni di tonnellate da tutti i fornitori. La Russia potrebbe entrare in competizione con l’Australia, che ha spedito 16 milioni di tonnellate di merci in Vietnam. E sta lavorando per portare avanti nuove collaborazioni con Hanoi. Un aumento delle esportazioni di carbone dalla Federazione Russa potrebbe sostenere l’industria carbonifera nazionale russa, che si trova in una situazione finanziaria difficile.

Inoltre, si aprono per il Vietnam con l’approfondimento della cooperazione con Cina e Russia, nuove opportunità di export. Una sorta di win to win nella diversificazione dei mercati per non limitare la collaborazione con un singolo paese sul mercato estero per una serie di prodotti è un compito importante. Secondo gli analisti economici russi però “l’aumento degli scambi commerciali con il Vietnam è limitata”.

Negli ultimi tre anni Mosca è riuscita a estromettere l’India dagli altri fornitori di petrolio e ad aumentare la quota di importazioni di questo prodotto a Nuova Delhi dall’1% a quasi il 37%. Questo successo può essere ripetuto con le forniture di carbone ad Hanoi.

Maddalena Ingroia 

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