USA. Trump impone sanzioni su Pechino

383

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è vicino a prendere una decisione su come rispondere alle, per lui, pratiche commerciali sleali della Cina.

Secondo quanto riporta il South China Morning Post, Trump sta considerando un’indagine sulle pratiche commerciali cinesi nell’ambito della sezione 301 del Trade Act del 1974, riporta il giornale di Hong Kong.

L’annuncio potrebbe arrivare in settimana, afferma il giornale che cita fonti interne alla Casa Bianca. La sezione 301 consente al presidente di imporre tariffe o altre restrizioni commerciali per proteggere le industrie statunitensi da “pratiche commerciali sleali” di paesi stranieri, come ad esempio violazioni di un accordo commerciale o azioni “discriminatorie” che gravano sul commercio degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno una lunga lista di lamentele contro la Cina sul commercio, incluse accuse di dumping sull’acciaio e furto della proprietà intellettuale statunitense.

Trump  da tempo ha criticato le pratiche commerciali cinesi, ma il suo interesse a sanzionare Pechino è aumentato a causa della preoccupazione per la questione nordcoreana e sulle azioni che Pechino può compiere su Pyongyang sempre più assertiva.

Il ministero degli Esteri della Cina ha dichiarato a proposito che la questione nucleare nordcoreana non è venuta fuori a causa della Cina e che c’è bisogno di lavorare insieme per cercare una risoluzione. La sezione 301 è stata ampiamente utilizzata negli anni Ottanta per combattere le importazioni giapponesi di motocicli, acciaio e altri prodotti. Ma questa norma è stata poco usata da quando è nata l’Organizzazione mondiale del commercio nel 1995. L’Omc è percepita da Washington poco incline alle rimostranze Usa.

L’azione di Trump sulla Cina è stata annunciata anche dal quotidiano Usa Politico

Secondo il quotidiano di Arlington, il presidente ritiene che la Cina non stia facendo abbastanza per impedire alla Corea del Nord di costruire  armi nucleari che potrebbero colpire il suolo americano e, inoltre, pensa che i cinesi si stiano impegnando in pratiche commerciali sleali.

«Sono molto deluso dalla Cina, le nostre passate leadership gli hanno permesso di fare centinaia di miliardi di dollari all’anno nel commercio, ma loro non fanno niente per noi con la Corea del Nord, basta parlare, non gli permetteremo più di continuare.  Risolveremo facilmente questo problema!» ha twittato Trump. I falchi vicini a Trump, come Stephen Miller, Stephen Bannon e Peter Navarro, stanno spingendo il presidente a tenere una linea più dura contro la Cina.

Il presidente starebbe valutando, ad esempio e non solo, di sanzionare le importazioni di acciaio cinesi con tariffe, quote o con un mix di entrambi.

Luigi Medici