USA. La Space Force cambia fisionomia: sempre più forza armata

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La U.S. Space Force riorganizzerà la sua struttura delle acquisizioni questa estate sotto il nuovo Space Systems Command, il servizio ancora nascente ha annunciato l’8 aprile. Nell’ambito della ristrutturazione per accelerare la consegna di nuove tecnologie, lo Space Systems Command, Ssc, sostituirà lo Space and Missile Systems Center, Smc, elevando le responsabilità di quest’ultimo ad uno Space Force Field Command. La nuova organizzazione, con sede alla Los Angeles Air Force Base, sarà incaricata di sviluppare, acquisire, mettere in campo e sostenere le capacità spaziali.

Come Smc, riporta C4isr, il comando lancerà i nuovi satelliti della Space Force, li testerà in orbita e sosterrà le costellazioni. Alcune unità aggiuntive dell’Air Force saranno trasferite nella Space Force, ma la riorganizzazione non include trasferimenti dagli altri servizi, come era stato suggerito in precedenza. La Space Force ha detto che Ssc continua le riforme di acquisizione del 2019 dell’Air Force note come Smc 2.0, che hanno sottolineato un approccio aziendale all’acquisto di capacità spaziali.

«La struttura organizzativa dello Space Systems Command è stata costruita appositamente per anticipare ed essere reattiva alle sfide presentate da un dominio spaziale contestato», ha detto il capo delle operazioni spaziali generale Jay Raymond in una dichiarazione, «abbiamo portato la trasformazione Smc 2.0 del 2019 al livello successivo, allineando le missioni e le organizzazioni, e spingendo le autorità giù dal livello di tre stelle ai livelli inferiori per ridurre i costi e andare veloce. Questo ci permetterà di muoverci in velocità nel fornire le capacità spaziali resilienti necessarie per stare davanti a una minaccia crescente»

«Con la ridefinizione di Smc come Ssc, ci baseremo ulteriormente sul successo visto con Smc 2.0, sincronizzando la ricerca scientifica e tecnologica, lo sviluppo delle capacità, la produzione del sistema, le operazioni di lancio e gli sforzi di sostegno del sistema per fornire più efficacemente sistemi spaziali all’avanguardia necessari per garantire il futuro della nostra sicurezza nazionale e la prosperità», ha aggiunto il comandante di Smc, il generale John Thompson.

L’Ssc è il secondo dei tre nuovi comandi che saranno istituiti nell’ambito della Space Force: il primo, Space Operations Command – SpOC, è stato creato ad ottobre 2020 ed è responsabile della gestione dei satelliti militari americani. Il servizio prevede di istituire lo Space Training and Readiness Command, Starcom, nel corso di quest’anno. Lo Starcom sarà incaricato di istruire e addestrare i “guardiani della Space Force”. Il comandante dello Ssc sarà un generale a tre stelle nominato dal presidente e confermato dal Senato.

Il nuovo comando non includerà lo Space Rapid Capabilities Office o la Space Development Agency, quest’ultima destinata a trasferirsi nella Space Force nel 2022, le due unità riferiranno direttamente al capo delle operazioni spaziali. Diverse unità dell’Air Force saranno trasferite alla Space Force: la Strategic Warning and Surveillance Systems Division (l’ufficio di programma per i radar di terra, il missile warning, la consapevolezza del dominio spaziale, la difesa missilistica e le capacità condivise di early-warning) si trasferirà dall’Air Force Life Cycle Management Center all’SSC; inoltre, le unità legate allo spazio all’interno dell’Air Force Research Laboratory rimarranno affiliate al comandante dell’Afrl, anche se saranno sotto il controllo amministrativo dell’Ssc.

Tra gli altri cambiamenti, il 30th Space Wing a Vandenberg Afb, California, e il 45th Space Wing a Patrick Space Force Base, Florida, saranno ridenominati rispettivamente Space Launch Delta 30 e Space Launch Delta 45.

Maddalena Ingrao