Houti verso il colpo di stato

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YEMEN – Sanaa. 06/09/14. Folla oceanica ieri, per le strade della capitale in Yemen. Gli Houti non si sono accontentati delle dimissioni del presidente. A quanto si apprende gli Houti vanno verso l’integrazione del Consiglio della Shura, il Parlamento a cui sono conferiti poteri legislativi, ovvero si preparano al colpo di stato.

Sempre le testate arabe asseriscono che i prossimi due giorni, saranno fondamentali in quanto l’alto comando dell’esercito sarà preso dal leader Abdulmalik al-Houti Riastehma. A quando si apprende da fonti yemenite gli Houti sono pronti a iniziare una escalation militare nel corso dei prossimi due giorni, una vera e propria minaccia contro le autorità yemenite. I media yemeniti parlano di appoggio dell’Iran “alla marcia” degli Houti sulla capitale. Tra le prime disposizioni che il leader Houti applicherà la restituzione delle sovvenzioni sul petrolio, tolte dal precedente capo di stato. 

In parallelo, gli Houti continuano le loro dimostrazioni in piazza, ieri, nella capitale yemenita Sanaa, è aumentato il numero di manifestanti nel contesto di ciò che hanno descritto come la terza fase di escalation contro il governo. 

Migliaia di Houti e dei loro alleati sono accorsi nella capitale yemenita Sanaa in quello che è stato descritto una escalation di disobbedienza civile per contrastare l’iniziativa per risolvere la crisi profonda del paese. Si sono visti una serie di carri armati e veicoli blindati in varie zone di Sanaa e dintorni, in attesa di eventuali sviluppi. Nel frattempo il governo ha rafforzato le forze di sicurezza e la presenza accanto a istituzioni governative e ministeri in previsione della loro esposizione agli attacchi dai manifestanti a Sanaa. Da giovedì sera i membri che discendono dalla tribù di “Harith” erano scesi per le strade alla periferia di Sanaa, agitando fucili mitragliatori e lanciarazzi a spalla per esprimere il loro sostegno al presidente Abed Rabbo Mansour Hadi. Al fine di evitare una nuova ondata di violenza nel paese, che sta attraversando una difficile transizione politica e il presidente ha accettato le richieste Houti e ha annunciato che avrebbe nominato un nuovo presidente entro una settimana e avrebbe ridotto i prezzi della benzina e diesel di circa il 30%. 

Ma gli Houti di stanza a nord di Sanaa hanno continuato a organizzare manifestazioni di massa e hanno ripetutamente respinto queste soluzioni. Le tribù filo-governative vicine all’esercito a fronte dei ribelli che sono sciiti Zaidi stanno lavorando per ampliare le loro aree di influenza nel nord del paese, lontano dalla loro roccaforte nella provincia di Saada. Gli scontri sono scoppiati giovedì nella provincia di al-Jawf, dove si è cercato di controllare la minaccia Houti, a 40 km a nord-est di Sanaa, secondo fonti tribali. Le fonti hanno detto che gli Houti yemeniti di Al-Jawf cercano di controllare la strada principale tra Sanaa e provincia di Marib. Gli Houti hanno raddoppiato da marzo i primi attacchi contro l’esercito nel tentativo di espandere le proprie aree di influenza all’interno dello stato federale, che includerà sei delle nuove contee, secondo un certo numero di analisti.