USA. 25 milioni di dollari aspettano di essere presi senza tariffe sul maiale 

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I produttori statunitensi di carne di maiale vedono un potenziale mercato di 24,5 miliardi di dollari in Cina entro 10 anni se l’amministrazione Trump riuscisse ad ottenere accesso al mercato cinese dopo che la popolazione suina del paese asiatico è stata devastata dalla peste suina. Il National Pork Producers Council ha pubblicato le sue previsioni il 26 novembre, riprese da Bloomberg, facendo pressione sull’Amministrazione Trump per sottolineare l’importanza dell’accesso per i prodotti di maiale nei colloqui in corso con Pechino per un accordo commerciale parziale.

La diffusione della peste suina africana ha devastato il patrimonio suino cinese e a settembre ha fatto salire il prezzo della carne suina di oltre il 69% rispetto all’anno precedente. La carne è un elemento fondamentale nella dieta cinese. Anche se le esportazioni americane sono aumentate, i fornitori di carne del Brasile hanno visto una domanda ancora più forte.

Per il Nppc, l’industria statunitense del maiale sta perdendo un’opportunità di vendita senza precedenti in Cina, proprio quando Pechino ha più bisogno di una fornitura accessibile, sicura e affidabile. Le proiezioni si basano su uno “scenario best-case” in cui la Cina abbassa tutte le tariffe e le barriere alle importazioni di carne suina, compresa l’accelerazione della trasformazione doganale per consentire le importazioni di carne suina refrigerata.

Pechino aveva un dazio del 12% sulla carne suina congelata prima della guerra commerciale e ora ha aggiunto una tariffa punitiva del 60%. Attualmente, la trasformazione doganale della Cina sta limitando le importazioni di maiale americano non congelato.

L’analisi Nppc presuppone che il consumo cinese di carne di maiale rimbalzasse al livello precedente l’epidemia di peste suina. L’industria nazionale cinese di carne di maiale non sarebbe tornata ai livelli di produzione precedenti se le tariffe sulla carne di maiale statunitense venissero tolte, poiché il prodotto americano è significativamente meno costoso del costo di produzione in Cina.

Senza tariffe, la Cina importerebbe il 35% della sua carne di maiale, un livello simile a Messico e Australia dopo aver concluso accordi di libero scambio, e i produttori statunitensi occuperebbero la metà di quel mercato. I guadagni nelle esportazioni di carne di maiale degli Stati Uniti creerebbero 184.000 nuovi posti di lavoro nel prossimo decennio.

Luigi Medici